GAS
Una nuova liaison senza fine è quella, che ha luogo tra l’uomo e il suo guardaroba. Alla ricerca dei codici classici che concedono un insolito twist di utility per una eleganza neutrale e rilassata.
“Moderno è soltanto ciò che passa di moda”
Oscar Wilde
Dopo le stravaganze e le bizzarrie, la moda maschile riparte dall’estetica semplice dello stile pratico, che spesso viene definito workear.
Una forma nata per proteggere il corpo e assecondarlo nei movimenti, e diventare nel tempo un inesauribile fonte di ispirazione.
A parte il denim e un maglione a girocollo, abbinato ad una T-shirt per uno stile da bohemienne, ormai i classici senza tempo, era da anni che l’utility non era così in voga.
Come ha recentemente spiegato Agostino Poletto, direttore di Pitti Immagine: “Nei momenti complessi della nostra storia sociale ed economica, bisogna essere ancora di più, essere seri nell’investire preziose risorse nel portare alla comunità una qualità maggiore del Made in Italy, attraverso un viaggio di forme e materiali del guardaroba classico, senza tralasciare indietro la connessione al contemporaneo”.
Un pensiero che si riflette nei 790 brand, di cui 45% esteri che accenderanno le luci sulle collezioni Autunno/ Inverno 2025-2026 alla Fortezza da Basso di Firenze dal 14 al 17 gennaio 2025, per la 107 edizione di Pitti Uomo.
Un viaggio alla scoperta del menswear e delle sue evoluzioni attraverso quel genere di abbigliamento, che durante gli anni della Seconda guerra mondiale sopperì alla mancanza delle materie prime, tanto che i Paesi anglosassoni vararono una moda di Stato, attraverso il programma Utility Clothing Scheme, che imponeva capi semplici, versatili e soprattutto economici.
Una rivincita di quel attesissimo ritorno del classico leisure, che con gli anni resta invariato per quella autenticità primaria, riconquistando il valore di normalità nel guardaroba maschile, che diventa il più inaspettato innovativo trend per la prossima stagione.
Regnano i colori scuri e il ritorno di capispalla in velluto millerighe, mentre il color cammello si concede dei ritocchi moderni con accenti di verde urbano e rosso tramonto, per rievocare paesaggi cittadini in equilibrio alla calma della campagna. Senza dimenticare il grande ritorno del cappotto e della field jacket.
Un nuovo codice stilistico, che rimanda alla comodità assoluta, che si manifesta nella ricercatezza dei tagli e materiali, e dal tenero Suede alle finissime lane pettinate.
La vera classe è fondata sul principio della comodità rilassata e nei capi seasonless.
Ne consegue il grande tributo agli evergreen da parte degli uffici stile delle aziende, che riscoprono con piacere gli attributi più spiccati della propria identità.
Forme, tematiche e tecnicismi già adoperati in passato, diventano ingranaggi riformatori di una moda utility, agendo anche sui codici più recenti.
È arrivato il momento del ritorno della lavorazione artigianale, dei dettagli e accessori funzionali, rifiniti a mano con grande accuratezza.
Tutto all’insegna di uno stile a grandi linee più maturo, che affida le proprie scelte alla propria consapevolezza.
Di Alberto Corrado