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Ferzan Özpetek ci conduce per mano tra finzione e realtà, portando in scena, con il nuovo adattamento scenico, uno dei suoi successi cinematografici, Magnifica Presenza.

“La menzogna, alle volte, può essere convincente… …”

Per descrivere l’arte di Ferzan Özpetek, si possono usare gli stessi aggettivi che connotano quel romanticismo e rinascita emotiva di cui il regista, sceneggiatore turco, con cittadinanza italiana, è il simbolo: fantastico, visionario, enigmatico.

Ferzan Özpetek incarna quello spirito romantico consapevole di come il mondo del suo stesso tempo sta vivendo una rivoluzione completa, che riguarda lo spazio interiore dell’individuo e la società, convinto che non bisogna basarsi sulla razionalità, ma sull’immaginazione.

@Riccardo Ghilardi

Lui stesso in alcune sue interviste ha dichiarato che “l’immaginazione non è uno stato mentale: è l’esistenza umana stessa”, ritenendola la chiave d’accesso alle dimensioni parallele, che possono schiudere una verità intuitiva, quasi psichedelica, altrimenti irraggiungibile attraverso la pura ragione. Una sorta di purificazione delle porte della percezione, tale da far apparire tutto all’uomo come in effetti è, infinito.

Porte, che aprono alla forza del sentimento e dell’istinto, che superano le paure più profonde per trovare una risposta nell’amicizia, nella solidarietà e nel mistero dell’amore.

Un culto ancora vivo tra noi, con l’annoverarsi dei social e della AI, dove il gioco tra presente e passato si riflette in quella finzione e realtà, tanto che ad un certo punto, si fa fatica a distinguere chi è reale e chi invece rappresenta solo la finzione.

@Stefania-Casellato

Se il futuro si apre come una nuova via, capace di elevare lo spirito dai dolori terreni verso l’infinitezza del cosmo, in passato poteva esserci solo il conforto dei libri e del teatro, come quello pirandelliano, dove “Finzione, finzione ma con la finzione la realtà” dove confluiva quel pensiero romantico libero e sublime, di cui l’arte e la letteratura potevano essere strumento di meraviglia.

Un percorso simile, che si sviluppa ritmato nella pièce teatrale “Magnifica Presenza”, adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, facendolo vivere sul palcoscenico con attori esplosivi come Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, e Fabio Zarella.

@Stefania Casellato

Ognuno di loro porta con sé un personaggio dal valore universale, manifestando l’opposizione ai poteri consolidati di una società che non sogna e non si emoziona. E i loro pensieri, per quella libertà, espressione di sensibilità civile che si interroga sui diritti dell’individuo, e sull’abolizione di barriere di orientamento sessuale, costruite dal binarismo maschio/femmina.

E ‘un girotondo di creature fantastiche, come fate danzanti o “fate ignoranti”, per tutti quelli che vivono allo scoperto, e che vivono i propri sentimenti, e non hanno paura di manifestarli.

Margherita Buy, Giuseppe Fiorello, Elio Germano, Vittoria Puccini, Cem Yilmaz, Ambrogio Maestri, Andrea Bosca, and Claudia Potenza in Magnifica presenza (2012)

Microcosmi infernali e celesti, che lottano tra grazia e perdizione nella società omologata, dove spesso è difficile integrarsi. E proprio per questo l’arte di Ferzan Özpetek ci riporta a riflettere sulle nostre emozioni e sensazioni, per non calpestare l’aspetto più fragile della nostra vita, che spesso viene messa sotto-terra, indossando una maschera per funzionare di più, perché la fragilità e le incertezze spesso non vengono accettate da questo tipo di società. Il suo messaggio è la salvezza è nel coltivare le proprie passioni.

Di Alberto Corrado