fbpx

Laureata in lettere moderne, ha insegnato italiano e latino, fino a quando ha deciso di passare una delle sue grandi passioni la ricerca storica e la scrittura. Oggi è tempo di riscoprirla partendo dal suo romanzo esordio “La sposa normanna” a cura di Neri Pozza, la sua nuova casa editrice.

“Quest’è la luce della Gran Costanza

che del secondo vento di Soave

generò ‘l terzo e l’ultima possanza”

Dante Divina Commedia (III canto del Paradiso)

Perdonatemi, ma non posso parlare di questo libro senza raccontarvi chi è Carla Maria Russo.

E non posso farlo nemmeno, senza farvi passare dalle emozioni che ho provato leggendo le sue parole, scoprendo in lei qualcuno che resterà come una pietra miliare nella mia vita di lettore, professore universitario di storia dell’arte e viaggiatore cosmopolita.

Non si tratta di un innamoramento momentaneo per una storia o per uno stile particolare di scrittura: per me è stato come ricevere un colpo di gong che ha polverizzato lo spesso strato di sedimenti che avevano ricoperto, negli anni, la mia visione della letteratura, ricordandomi quanto possa essere dirompente una narrazione, quanto possa creare connessioni visive e umane, empatia con l’autore, e dunque, come strumento di pace interiore e di cura della mente.

Il matrimonio di Costanza d'Altavilla con Enrico di Svevia, miniatura tratta dal codice Chigi

Così torniamo a Carla Maria Russo che nasce a Campobasso, in Molise, da genitori, che per lavoro, si trasferiscono continuamente in diverse altre città, fino a quando, all’età di tredici anni, approda a Milano, da dove non si è più mossa, e che considera la sua città d’adozione.

Qui, ha compiuto gli studi superiori nel liceo classico A. Manzoni e quelli universitari presso l’Università degli Studi, dove si è laureata in Lettere Moderne, con una tesi in storia del Risorgimento.

Dopo la laurea, ha insegnato italiano e latino nel triennio del liceo, tornando come docente nello stesso liceo classico Manzoni, che aveva frequentato come studentessa.

In seguito abbandona l’insegnamento per dedicarsi alla ricerca storica, sua antica passione, che la porterà alla scrittura, prima per sé stessa, desiderosa di mantenere su carta le bellissime storie, nelle quali si imbatteva attraverso le sue ricerche, poi per il pubblico con il suo debutto nel 2005 con un romanzo per adulti, “La sposa Normanna”, che si è trasformato oggi in un long seller di grande successo.

Tale che Neri Pozza nella sezione “Biblioteca” lo fa ristampare nel mese di ottobre 2024, in accordo con Grandi & Associati di Milano, vendendo numerose copie e diventando protagonista del BookCity presso la libreria Il Trittico, in via San Vittore, a Milano, appena concluso.

Carla Maria Russo

In questo romanzo sono presenti il pensiero e la capacità narrativa di Carla Maria Russo, al pieno della potenza.

Si tratta di un romanzo costruito sulla femminilità, l’orgoglio e il coraggio di Costanza d’Altavilla collegata da una serie di personaggi visti da diverse angolazioni e in differenti momenti della sua vita: dal chiostro dove ha preso i voti a  sposa di Enrico di Svevia, il figlio di Federico Barbarossa, per suggellare un accordo tra il regno di Sicilia e l’Impero, fino alla agognata nascita di Federico, definito Stupor Mundi, per la sua grandissima curiosità intellettuale, che lo portò alla studio di numerose arti.

Per comprendere la grandezza e l’impatto della scrittura di Carla Maria Russo, l’unico modo è leggerla.

Ogni sintesi è limitativa, perché è nelle pieghe del romanzo, nel crescendo che tutto arriva fino ai luoghi più reconditi del nostro animo, e là lascia un segno indimenticabile.

Carla Maria Russo riesce ad avere questo impatto, non solo perché è una scrittrice di talento raro, ma perché è una storica coerente, e che fa di ogni sua ricerca e respiro un atto sociale di grande rispetto, per tutti quelli che amano la storia o desiderano rileggerla.

Quando uno entra in una biblioteca o prende parte ad un evento letterario, c’è un istante nel quale anche se si è distratti, i libri creano una carezza per il cuore, un contatto profondo, un incontro.

Nei tempi nei quali viviamo, credo che ci sia incredibilmente bisogno di tutto questo.

E io non sono consapevole con certezza che leggere o ascoltare un reading diventa un atto di partecipazione civile, che apre la mente e ti fa viaggiare nel tempo, proprio come i romanzi di Carla Maria Russo.

Di Alberto Corrado