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Sarà un’estate all’insegna del gusto quella di Rosewood Castiglion del Bosco, che si trasforma anche in un luogo di ritrovo per gli Amici in Cucina, quattro cene a quattro mani che vedono protagonista l’executive chef Matteo Temperini e  gli Chef amici Max Mascia del Ristorante San Domenico, Imola – 2 Stelle MICHELINPeter Brunel del Ristorante Peter Brunel Ristorante Gourmet, Arco, Trento – 1 Stella MICHELINCarlo Cracco del Ristorante Cracco in Galleria, Milano – 1 Stella MICHELINMatteo Lorenzini dell’Osteria di Passignano, Tavernelle Val di Pesa, Firenze – 1 Stella MICHELIN, che porteranno il loro talento ed i loro sapori nella cucina di Matteo.

Matteo Temperini, executive chef dell’Osteria La Canonica e del Ristorante Campo del Drago di Rosewood Castiglion del Bosco

A capo di tutta l’offerta gastronomica del resort, dell’Osteria La Canonica e del Ristorante Campo del Drago, 1 Stella MICHELIN, Matteo ha infatti  deciso di rendere questo indirizzo ancora più speciale, diventando il luogo in cui talentuosi e noti chef italiani si ritrovano, per soddisfare gli amanti della cucina italiana.

L’esterno del Ristorante Campo del Drago, il ristorante gourmet di Rosewood Castiglion del Bosco, in val d’Orcia

Nel cuore del borgo di Rosewood Castiglion del Bosco, a bordo piscina gli ospiti potranno vedere interagire gli Chef nella cucina a vista e ammirare la Val d’Orcia e il paesaggio toscano più iconico, dall’alto.

La passione dello Chef nella profonda connessione tra il cibo, il territorio e la comunità, filosofia di tutta l’ospitalità Rosewood, crea esperienze gastronomiche che non si limitano a portare a tavola il cuore della Toscana, ma la rendono anche un catalizzatore di eccellenze, dove la sua tecnica impeccabile e il suo tocco di azzardo creativosi uniscono a quello degli Chef di quattro Ristoranti stellati MICHELIN.

Max Mascia, chef del Ristorante San Domenico di Imola, 2 Stelle MICHELIN

22 Luglio – Matteo Temperini & lo Chef Max Mascia
Il Ristorante San Domenico di Imola, 2 Stelle MICHELIN – fondato nel 1970, è una vera istituzione nel panorama gastronomico italiano, noto per la sua profonda radice storica e l’eccellenza culinaria, grazie alla visione del suo fondatore, Valentino Marcattilii che ha posto le basi per quello che sarebbe diventato un tempio della gastronomia italiana, elevando piatti della tradizione a veri e propri capolavori culinari. Oggi, il testimone è stato passato a Max Mascia, nipote di Marcattilii, che continua a portare avanti l’eredità e i valori del San Domenico con dedizione e innovazione. Mascia, rispettando la storia e la tradizione del ristorante, introduce tocchi contemporanei che mantengono viva l’essenza della cucina italiana, onorando il passato attraverso una costante ricerca della perfezione culinaria.

Ecco il menu della prima cena:

Pomodori, Vaniglia Bourbon, Salsa al Pecorino di Pienza
Ricciola al Sale di Cervia, Gel di Yuzu, Giardino estivo e Gin Spray
Uovo in Raviolo San Domenica con Burro di Malga, Parmigiano e Tartufo Nero
Piccione Nostrale, Ciliegie Ferrovia, Gruè di Cacao
Pesca Nettarina, Mandorla e Verbena
Cioccolato Grand Cru, Erbe Salmastre, Fiordilatte e Caviale 

Peter Brunel, chef del Ristorante Peter Brunel Ristorante Gourmet, 1 Stella Michelin

12 Agosto – Matteo Temperini e lo Chef Peter Brunel
A 1 km dalle sponde del lago di Garda lo Chef trentino Peter Brunel ha creato una proposta contemporanea (oltre che l’interior design del ristorante stesso), confermando in pieno la sua anima di artista, al Ristorante Peter Brunel Ristorante Gourmet, 1 Stella Michelin. Lo Chef mette qui in comunicazione nei suoi piatti l’amato Trentino col resto d’Italia e del mondo, attraverso citazioni Nikkei, mediterranee o di ambito letterario. Autore di “Chef’s Circus”, una serie di appuntamenti gastronomici durante i quali grandi Chef stellati uniscono la loro fantasia culinaria alle dolci note del live jazz, Brunel investe molto nella formazione acquisendo esperienze internazionali, soprattutto in Francia, presso ristoranti stellati. Un ruolo chiave nella sua crescita professionale l’hanno giocata la sua predisposizione alla continua ricerca ed una sensibilità che, spingendosi ben oltre la soglia della cucina, si rivolge spesso ai mondi dell’arte e dell’architettura, come fonti di ispirazione da cui trarre nuove idee. Membro della Nazionale Italiana Cuochi, può vantare di aver esposto le proprie opere di food design alla mostra “The New Italian Design” del Triennale Design Museum.

Lo chef Carlo Cracco di Cracco in Galleria, 1 Stella MICHELIN

26 Agosto – Matteo Temperini e lo Chef Carlo Cracco
La Galleria Vittorio Emanuele II è uno dei posti più iconici di Milano e come tale può fregiarsi di una vera stella della ristorazione italiana, il cui percorso professionale è tra i più importanti in Italia (tra i suoi maestri Marchesi e Ducasse in cucina e Pinchiorri in cantina). Da Cracco in Galleria, 1 Stella MICHELIN, assieme al patron Carlo, il resident chef Luca Sacchi esegue una cucina di prodotto e tecnica impeccabili, abbracciando le tradizioni meneghine e riportando ai giorni nostri ricette classiche in chiave contemporanea mettendo al centro dell’attenzione le pregiate materie prime che arrivano prevalentemente dall’azienda Agricola che lo chef gestisce insieme a sua moglie Rosa Fanti a Santarcangelo di Romagna. Frutta, verdure, olio e vino che con maestria vengono coltivate nel rispetto della natura.

Chef Matteo Lorenzini, dell’Osteria di Passignano, 1 Stella MICHELIN

2 Settembre – Matteo Temperini e lo Chef Matteo Lorenzini
All’interno di uno dei borghi più suggestivi del Chianti Classico, all’ombra di una millenaria abbazia medievale, si trova l’Osteria di Passignano, 1 Stella MICHELIN nel cuore della storica denominazione vinicola. Guidata dallo Chef Matteo Lorenzini, la cui filosofia si basa su essenzialità e autenticità, la cucina di Osteria di Passignano si contraddistingue per tecnica, passione e creatività, per dare vita a piatti capaci di raccontare l’identità di un territorio. Di proprietà della famiglia Antinori, la carta dei vini si compone di vini dalle omonime tenute, affiancati da un’accurata selezione di etichette provenienti dalle aree vitivinicole più vocate del mondo. Lo Chef Matteo Lorenzini, dopo aver ha lavorato per quasi 10 anni in Francia, 8 dei quali nei ristoranti di Alain Ducasse, si è spostato al Le Louis XV nel 2006 e successivamente è diventato il primo chef italiano del gruppo AD, nel 2018. Tornato in Toscana, oggi guida la cucina dell’Osteria di Passignano.

a cura di Elisabetta Canoro