@ETHAN-HART
Un suadente racconto tra Dior e Stone Island si coniuga in una capsule dall’eccellenza sartoriale e stile senza tempo.
C’è un nuovo tipo di alchimia nell’abbigliamento, quello di creare un incontro di lavoro che potrebbe essere composto da persone provenienti da opposti estremità della moda, come nell’esempio che stiamo per narrare che parte da una visione haute couture per arrivare a quella funzionalità militare.
Tutto questo parte dalla passione che in questo caso si trasforma nella collezione “Romance”, dove il rigore e la storia dell’atelier d’alta moda di Christian Dior incontra i processi della maestria del nord italiana e meticolosi dettagli funzionali di Massimo Osti, il fondatore di Stone Island.
Tra due si intersecano quella romanticità, quel rigore, quel savoir faire e quella meticolosità che definisce quell’abbigliamento maschile che smette di scendere a compromessi e si traduce in outfit comodi dal taglio sartoriale, e dal quel Heritage senza tempo di eleganza sussurrata.
Una capsule che trae ispirazione nell’utilizzo di materiali nobili, in particolare la seta sia come pilastro militare, che come firma dell’Haute Couture.
Pragmatismo e informalità si rafforzano ancora di più nella garment dyeing technique (tecnica di tintura in capo), che si ritrova in tutta la collezione e si modifica in una nuova forma nella sperimentazione dell’atelier parigino con il ricamo tinto in capo, ispirato alle collezioni Haute Couture dell’autunno- inverno 1955 e primavera -estate 2013, che qui viene utilizzato in un processo fatto a mano estremamente complesso su capispalla e maglieria.
In questo nuovo guardaroba l’alchimia del colore diventa il tema centrale cosi come è stato ai primordi nell’archivio Stone Island che qui vengono utilizzati e trasformati di intensità, come nell’esempio di una giacca da campo Archive in raso gommato della primavera estate 1988, originalmente realizzata in cotone e gomma, che viene mutata utilizzando la seta del cotone con la pelle goffrata, per esplorare nuove frontiere di sartorialità.
Raramente un guardaroba del desiderio è anche style icon e accessorio di utilità, che trasmette l’idea di resistenza del tempo. La capsule “Romance” è tutto questo e qualcosa in più, lo si può constatare anche nell’ affiancare il logo Dior con l’iconica bussola di Stone Island, ora a base seta con il motivo cannage cucito, che onora i segni e i simboli leggendari, che hanno costruito la storia della moda maschile.
Anche gli accessori sono ibridati, con una inedita interpretazione, adattandosi a quel life style quotidiano, senza tradire l’originale vocazione cosmopolita partendo dalla calzatura tradizionale e formale per arrivare alle derby, o agli stivali.
Una scelta pratica per l’uomo contemporaneo che ama indossare un classico elemento dell’iconografia della Maison Dior influenzato da una insolita costruzione di una scarpa da arrampicata e migliorata con una suola spessa sviluppata su tre modellature, oppure di una sneaker nella fabbricazione tipica di Stone Island, in raso di cotone, con disegno Dior Oblique.
Per i most demanding clients, le borse si presentano nella versione più chiara che comprende quel savoir fare che molti uomini chiedono: quello del lusso che incontra l’elevata funzionalità con rilevanza sulla materialità, per una avanzata facilità di usabilità.
L’attenzione ai dettagli ha reso questa capsule il punto di riferimento per una luxury bags: il baule con la rosa dei venti di Stone Island, che rivela tubetti di tempere, inchiostro e acquerelli prodotti dalla Maison Sennelier, di proprietà della famiglia, che ha fornito alcuni artisti del calibro di Picasso, Delaunay e Cézanne.
La capsule debutterà in anteprima a Milano il prossimo 14 giugno, per poi arrivare anche a Parigi, Londra e negli States. Il lancio globale è fissato a luglio in selezionate boutique Dior e sull’e-shop della maison di Lvmh.
Di Alberto Corrado