@Johan-mouchet
Luka Petrilli, un eccellente autore quasi sconosciuto, con il suo primo romanzo “Figli di Saturno” edito da Do it Human, riesce a raccontare attraverso un mistero personale, la storia di due paesi.
“…Che doveva essere un giorno di gioia, in realtà fu un giorno d’inferno……”
Luka Petrilli
Luka Petrilli, nato a Roma, da padre romano e madre brasiliana, è un eccellente scrittore, quasi sconosciuto.
Merito dell’editore Do it Human mandare in libreria il suo “Figli di Saturno”, uscito in Italia nel 2023.
L’autore cresciuto nel quartiere popolare di Centocelle, passa fin dalla adolescenza a pensare che ci sia una lista di cose da fare o che ci siano una serie di aspettative da realizzare, prima di potersi dire veramente compiuti e soddisfatti. Ma così non è, assolutamente. Crescendo intuisce, dopo una laurea in statistica finanziaria, s’accorge che quella lista continuerà sempre ad allungarsi, quasi all’infinito. Anzi, alle volte, concepisce un pensiero che è meglio non averli quei piani, quelle liste e quelle aspettative.
Do questi dettagli perché il suo romanzo è il racconto, toccante, a tratti magico, di un viaggio ritroso nel tempo dissolto, forse della sua infanzia.
Protagonista Antonio, che conduce una vita apparentemente felice a Roma: sta per traslocare con la sua ragazza, Ginevra, ed ha un lavoro ben pagato, con qualche risparmio accantonato.
Ispezionando con la fidanzata l’appartamento dei nonni, presto casa della coppia, Antonio trova una fotografia del 1944, che ritrae la bisnonna Maria, incinta, insieme ad un uomo.
Dietro, un messaggio d’amore scritto da Siviglia e firmato da qualcuno con il suo stesso nome, anche perché le origini della sua famiglia sono state sempre avvolte nel mistero.
La nonna è cresciuta in un paese della Ciociaria con la madre, nel dopoguerra, ma è stata concepita da un padre misterioso, di cui non si è mai conosciuta l’identità.
Questo fa nascere in Antonio un senso di insoddisfazione per la vita che sta vivendo ed ha bisogno di far luce su quella storia, che è racchiusa in quella fotografia, tanto da abbracciare la drastica decisione di mettere in pausa il trasloco, e la sua vita con la fidanzata, per seguire le tracce di un contatto trovato sul web.
Così partendo, affronta un viaggio inaspettato in Andalusia alla ricerca del mistero familiare, volendo anche riconciliarsi con il suo passato o magari accogliere un nuovo destino.
La terra spagnola fa emergere ricordi in un misto di realtà e di sogno, misteriosi scenari, apparizioni, leggende, attraverso l’incontro di città note per la loro bellezza architettonica dove il barocco e il gotico, ritrova una nuova fisionomia della propria vita, fatta di tempi lenti e di contemplazioni.
E attraverso questo viaggio che riscopre quell’infanzia di tentazioni, sogni, mentre nello scorrere delle pagine del romanzo irrompe l’attesa della rivelazione di cosa c’è dietro a quella fotografia.
Antonio, o forse lo stesso autore, è inseguito dalle sue visioni, dall’ombra balenante dei suoi amori, per decifrare la compiutezza della sua vita.
L’aspetto straordinario del romanzo, oltre le ambientazioni, è di riuscire a raccontare attraverso vicende in apparenza personali, l’epopea di due paesi come Italia e Spagna travolti da vicende, che ne squassano l’esistenza e per molti aspetti l’ammantano di mistero.
Di Alberto Corrado