Una icona, un simbolo dell’italianità e del buon gusto. Il passato e il futuro in un’intervista a Olivier Francois – FIAT CEO and Stellantis CMO.
“LA PRIMA QUALITA’ DELLO STILE E’ LA CHIAREZZA”
ARISTOTELE
Considerata uno dei modelli più apprezzati nella storia dell’automobile, la Cinquecento è divenuta nello scorrere del tempo un vero e proprio mito.
Le ragioni sono imputabili a diversi fattori: le caratteristiche funzionali innovative, l’originale disegno della carrozzeria, la versatilità d’uso che le ha permesso di acquisire una collocazione fondamentale nel generale processo di motorizzazione di massa negli anni Sessanta.
Entrata saldamente a far parte della storia, ritenuta uno dei capisaldi dell’affermazione del design italiano, la 500 è stata protagonista di una evoluzione estetica e tecnica che ha contrassegnato la diffusione delle moderne utilitarie.
L’intero percorso che dal 2007 ha scandito la storia recente del mito 500 costituisce un tragitto di ricchissime esperienze creative, un patrimonio unico che pochi costruttori al mondo possono vantare.
Da qui l’opportunità di apprezzarlo nella sua moltitudine di significati attraverso un’intervista accattivante a Olivier Francois – FIAT CEO and Stellantis CMO, che sta contribuendo con il suo team a conoscere la genesi e la metamorfosi progettuali per immaginare quali potranno essere gli orientamenti futuri.
Il successo della 500 è dovuto al suo modo di comunicare con il mondo, alla sua natura di prodotto che sa adattarsi alla quotidianità.
Sicuramente ad entrambi, sia la comunicazione sia il prodotto. E parto con quest’ultimo. La 500, direi che più che adattarsi alla quotidianità, ha sempre saputo interpretare il momento storico trovando il suo ruolo. Sin dalla nascita infatti, è stata rilevante rispetto al contesto. Questo è stato probabilmente uno degli ingredienti fondamentali per il suo successo. Un successo che ormai dura da oltre 60 anni, attraverso le tre generazioni 500 infatti è stata e continua ad essere un fenomeno unico.
Ad esempio, nel ’57 – l’Italia usciva dal secondo dopoguerra e voleva letteralmente “mettersi in moto” – 500 ha creato la mobilità di massa per le famiglie: 4 posti, design unico, e un tocco di spensieratezza. La seconda generazione nel 2007 ha colto una nuova esigenza latente, la mobilità urbana non aveva più bisogno di veicoli funzionali, economici e senza anima. 500 ha reso la mobilità urbana “cool”. E la terza generazione, nel 2020 con la 500 elettrica, ha replicato. Di nuovo con un ruolo chiaro, rilevante, un ruolo sociale una missione: rendere la mobilità urbana sostenibile. D’altronde cosa c’è di più rilevante oggi? E direi che ci siamo riusciti. La 500 elettrica e in Europa l’elettrica più venduta tra le city car!
di Alberto Corrado
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