Il Natale è l’evento per eccellenza per scoprire i segreti dell’arte del ricevere tra decorazioni e una perfetta tavola.
Il segreto perfetto per una casa accogliente, in vista delle prossime festività, è quello di sprigionare tutte le nostre attese, riscoprendo l’entusiasmo autentico di quando eravamo bambini, e di dare spazio a quella sensazione di abbandonare il fardello del vecchio anno, per uno nuovo, che ci possa ricompensare con inattese sensazioni.
L’arte del ricevere è qualcosa che si tramanda con passione, tale che la mia mente riavvolge la pellicola del tempo, quando mia nonna già nel mese di novembre cominciava annotare su un taccuino vergine, cosa si poteva organizzare per le festività natalizie pensando sia agli addobbi e sia alla mise en place, per fare stare a suo agio ogni persona che desiderava invitare per quella occasione speciale.
E proprio attorno ad un tavolo che possiamo avere tantissime emozioni che cambiano la percezione di quello che stiamo vivendo: da come ci vestiamo, al valore che attribuiamo ad ogni piatto da portata, fino alla forma di invito molto intima che assume un valore importante, per ognuno di noi.
Quindi la tavola è una forma d’arte, un palcoscenico, dove esprimiamo il nostro gusto, la nostra personalità anche se negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un cambiamento riguardo la modalità di pasteggiare, si veda il grande ritorno di più oggetti sulla tavola, dalle forchette al cucchiaio di servizio, come attenzione agli altri e rendere una mise en place davvero armonica.
Per queste festività possiamo riscoprire la palette dei colori intensi che rievocano la natura come il verde muschio o il grigio chiaro, ma anche il bianco avvolgente, su cui possiamo adagiare elementi di design dorati che evocano il lusso.
Il richiamo alla tradizione viene identificato con l’utilizzo del tartan verde e rosso, sempre illuminato da tocchi color oro, da fiocchi di velluto.
Il centro tavola sarà sempre verde con oggetti, che richiamano alla natura senza mai ingombrare troppo, dove si possono mescolare bacche con piccole campane in vetro contenenti piccoli animali marini o piccoli organismi della foresta.
La tavola deve essere fiabesca, per questo i grandi candelieri, come quelli della nonna che si vedevano sul comò di casa, valorizzeranno ancor di più l’atmosfera, rievocando la tradizione e l’emozione di ogni portata che verrà servita.
E quindi possiamo concepire le belle scodelle o tazze da brodo dove servire i cappelletti fatto a mano, ma anche set di ciotoline in porcellana bianca che sono sempre capaci di farsi notare a tavola, per salse per il lesso o il cappone.
Un ruolo primario su una tavola sontuosa di Natale è il delicato vetro, un materiale che evoca antiche manifatture e in queste occasioni diventa ancora più di valore.
Quindi un consiglio che renderà unica la propria tavola, di far riemergere da bauli e armadi di famiglia quei vetri che possono essere attualizzati secondo una apparecchiatura moderna e contemporanea, per ricreare memorie passate, ma anche atmosfere nuove dalla sensazione avvolgente, che scaldano il cuore.
Questo Natale abbiamo bisogno di festeggiarlo nei migliori dei modi, provando a governarci di più verso i sentimenti e i comportamenti che ritrovano un senso antico di umanità, che si raduna e cerca risorse comuni per non sentirsi sola e perduta.
Prendiamo un invito a cena come un segno unico, che ci aiuta a restare vicini e a non smettere mai di essere sé stessi, con tutta la tenerezza che queste feste ci emanano.
Di Alberto Corrado