Mood geometrico e dettagli speciali. È la rivoluzione di Sung Kim. Un nuovo modo di concepire gli accessori in stile high end.
Ancora un altro modo di essere al meglio.
Rigore, ardore, estro e concretezza. Decisione e purezza e sopra ogni cosa l’intuito. Questi sono gli ingredienti del brand Dell’Est, dove le borse e la piccola pelletteria, si propongono immediatamente come irrinunciabili accessori, ma anche oggetti di desiderio.
Quell’idea del bello che cosparge lo stile di Sung Kim, maestro del pattern prima per importanti marchi del Made in Italy, poi buyer internazionale, fino a founder del suo proprio brand sofisticato, coinvolgente, insinuante, ma levigato. Così lavorato da apparire tattile che si ispira a dettagli dell’architettura e della meccanica, come bulloni, travi d’acciaio e giunti, che si trasformano in cromatismi ragionati e linee ritmiche.
“Ho esplorato le possibilità dei motivi geometrici, micro e macro” dichiara Sung Kim nella sua nuova boutique, in viale Montenero 63, inaugurata a settembre a Milano durante la Fashion Week “Ho cercato di declinare tutto questo in modo inedito: accattivante per la vista e sorprendente per il tatto, tale da essere riconosciuto per questo stile high-end delicato e lussuoso”.
Lui è un perfezionista ed eterno insoddisfatto, che non molla mai fin dalla sua capacità di indentificare le esigenze di vendita del consumatore e nella audacia di scegliere pellami premium, che si prestano alla contemporaneità delle sue creazioni.
Il risultato, come è tradizione nel Made in Italy, è unire rigore con la sensualità, e quel senso di artigianalità con l’innovazione, giocando con i dettagli unici ed iconici come ganci, cerniere, bottoni e nuance primarie, che diventano protagonisti assoluti, di ogni singolo prodotto.
Così tutto diventa una rivisitazione di una femminilità fragrante, forse una rivincita sulla durezza dei tempi che stiamo vivendo, dove l’estetica di Sung Kim ci immerge nel piacere della leggerezza, nelle divagazioni intelligenti di special tecnique, che altro non sono se non invenzioni artigianali perfette.
Quasi un allenamento per lui e per noi che ammiriamo le sue creazioni, per non smettere di fantasticare, continuando a sognare e guardare oltre.
E allora nella sua superficie di 50 metri quadrati della sua boutique sfilano volumi e pellami che sono diventati oggetti collezionabili e connotativi di quelle fashion addicted dallo spirito agender di tutto il globo.
Così dove tutto è cominciato, con 35.000 pezzi prodotti in un anno dai suoi maestri artigiani, ci ritroviamo immersi in quel senso di calda, morbida femminilità e di quella moda minimalista o pura che scaturisce dalla mente di questo uomo coreano, che concepisce il passato verso il presente, in un gioco di formalità giocosa.
“Le mie collezioni” afferma Sung Kim “nascono dal desiderio di rompere senza snaturarlo il mio schema stilistico architettonico, introducendo note, forse forti, ma sensuali in chiave grafica” e aggiunge “Trovo che l’attualità dello stile di oggi, stia in contrasti anche audaci, da portare con spontaneità”.
In questo tripudio di high tech lussuoso, un ruolo speciale spetta decisamente alla Trunkino Bag, iconica bag, con una metalleria audace, impreziosita da contrasti netti di un pattern geometrico.
Una grammatica del gusto riconosciuta già nel suo paese di origine, ma anche su altri paesi come Giappone, Indonesia, Cina e Kuwait, mentre Sung Kim guarda altri mercati nel medio termine come Europa, Uk, Middle East e USA, per sperimentare altre esclusive declinazioni del suo glamour.
Di Alberto Corrado