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Sabato De Sarno per Gucci ha elaborato il suo mantra estetico, per una nuova avventura intrapresa con gioia, e con instancabile amore verso la moda.

La minaccia di pioggia ha fatto cambiare location all’ultimo momento per il debutto di Sabato De Sarno in Gucci, facendo traslocare dal quartiere di Brera a quello generale dell’azienda, nella periferia sud est di Milano.

Quello che conta è stata la netta rottura con il recente passato del marchio e una dichiarazione d’amore per la moda, per i suoi mestieri e per la nostra amata Italia.

A gennaio, il gruppo Kering diede l’incarico a Sabato De Sarno per determinare un cambio di rotta con il suo predecessore, affinché si rafforzasse l’autorità della Maison nel campo della moda, capitalizzando al tempo stesso, il suo ricco patrimonio storico.

Quello che era eccentrico nella precedente epoca di Gucci, oggi è del tutto assente, dato che Sabato De Sarno ha deciso di stabilire alcuni codici estetici essenziali che si concentrano sul taglio sartoriale e sulle proporzioni dei volumi, per un guardaroba, da essere indossato, nella vita di tutti i giorni.

Il primo look era un cappotto con revers a lancia in lana antracite, e il suo unico abbellimento era un nastro di gros grain a righe all’interno dello spacco posteriore, abbinato ad una canotta bianca e pantaloni corti neri con una cintura con fibbia GG e un choker avvolgente e sexy, pensato per slanciare il collo.

La strada scelta da Sabato De Sarno è quello di un manifesto spontaneo ricco di fascino irriverente e di quella provocazione, di quella sicurezza di sé che si ritrova nella semplicità di quei minuscoli pantaloncini, di quelle minigonne in vernice e gonne a trapezio con lo spacco alto, ma anche negli capi da festa in raso duchesse impreziositi fino agli abiti sottoveste con bordi in pizzo.

Un sex appeal assoluto che ci rimanda indietro nel tempo ricordandoci quelle forme degli anni ’60 fino agli anni ’90, che mettevano al centro della scena il corpo ammantato da abiti succinti, tessuti suggestivi e soprattutto cut-out, sapientemente posizionati.

E anche un nuovo messaggio subliminale, quello che Sabato Di Sarno ci comunica “quello di comprare solo ciò che si ama” attraverso come il lo splendido top bianco da sera rifinito in cristalli posizionati in modo ordinato abbinato a morbidi blue jeans e una borsa Jackie decorata.

Dietro a questa apparente semplicità vi è un amore appassionato per la moda che si è manifestato da sempre nella carriera professionale del designer. Non a caso a scelto l’avverbio “ancora” che indica la persistenza di una azione durativa accanto alla composizione da carattere graziato che rappresenta l’eterna vitalità di Gucci e la sua capacità rigenerarsi, di anno in anno, per essere sempre un marchio giovane e contemporaneo

Nello stesso tempo incubatore incisivo dell’eleganza raffinata fin dai suoi esordi con Guccio Gucci ed è questo l’intento di Sabato Di Sarno che ha scelto non a caso di presentare la collezione SS 2024 usando la forza incantatrice delle parole su note di “Ancora, ancora, ancora” eseguita da Mina, che ne ha fatto per quella ossessività della ripetizione della parola una pietra miliare della canzone che parla di sentimenti intensi e travolgenti.

Come la scalata melodica fino al registro medio acuto di Mina  che diventa una emozione profonda, così la prima collezione sotto la direzione creativa di Sabato De Sarno è meravigliosamente sensuale, tale che look dopo look usciti in passarella si trasformano in una sorta di desiderio per ogni donna, di averli nel proprio armadio.

Aspettando “ancora” la sua prossima collezione, come se fosse una metaforica azione di avere altri abiti e capi di Gucci, che si distinguono nella confusione totale dell’odierno mercato, per una propria esigenza di eleganza, sofisticamente travolgente.

Di Alberto Corrado