Prabal Gurung ritorna a sfilare all’aperto, ispirandosi ai ricordi personali, quasi felici, delle tradizioni nepalesi ed indiane.
La collezione SS 2024 attesta in modo brillante tra sfarzo e glamour il ritorno di Prabal Gurung di sfilare all’aperto, scegliendo Franklin D. Roosevelt Four Freedoms State Park sull’isola di Roosevelt.
Il luogo ha un significato personale per il designer nepalese, che nel 2018 ha partecipato a un’installazione luminosa “Freedom From Fear” a sostegno del controllo delle armi, e nel ricordare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani basata “sulla libertà di parola”, “di culto”, dalla libertà “del bisogno” e “della paura”, che fu inserita nel discorso sullo stato dell’Unione il 6 gennaio 1941 dal Presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt , che in seguito venne denominato “discorso sulle quattro libertà”.
Prabal Gurung nato a Singapore e cresciuto a Katmandu, ha lavorato a Nuova Delhi, prima di immigrare a New York, e parte del suo bagaglio stilistico proviene da quel senso di appartenenza alle sue radici con suoi ricordi personali, quasi felici, come alcuni motivi di questa collezione che sono ispirati alla carta da parati di sua nonna, o agli abiti tradizionali nepalesi e indiani. “ E’ giusto che l’Occidente incontrasse l’Oriente, piuttosto che il contrario” ha dichiarato Prabal Gurung nei preparativi del backstage “ Anche perché ho osservato, che vi è un cambiamento nelle dinamiche del potere internazionale” e aggiunge “ Certamente una parte importante dei miei ricordi sono propensi a fissarsi sulle spalle potenti, la vita arricciata e le silhouette affusolate degli anni’80, ma anche di come mie zie, che arrivavano a trovarmi in America, indossavano sopra i loro sari, le giacche dalle spalle larghe”.
Questi ricordi di famiglia sono diventati importanti codici che si sono tradotti in una collezione sorprendente: dalle buccole d’ambra a goccia, tipico accessorio indiano, agli orecchini oversize realizzati per la sfilata, dalla camicetta angranka, che indossano i danzatori del Rajastan, ad una sorta di canottiera con un peplo, super ammirata dai buyer.
In effetti questa collezione è sbalorditiva, se vogliamo riferirci alle collezioni passate, come possiamo notarlo negli splendidi pantaloni drappeggiati abbinati ad un corsetto sovrapposto a un pannello di chiffon simile ad un grembiule che si allarga sul retro, nell’abito monospalla blu metallizzato o nell’ abito giallo più lungo costruito con rettangoli di lino inamidato.
Nuove forme e nuove trame in termini di sostenibilità, che consentono a Prabal Gurung di realizzare abiti eleganti in modo moderno, riportando tutto il concetto della moda come qualcosa di più terreno.
La stessa pioggia sullo show è stato un segno di buona fortuna, come si dice ai matrimoni all’aperto quando il tempo non collabora, ma alla fine anche le modelle sono state tutte collaborative perché desideravano far funzionare il tutto, facendo trionfare lo spirito giocoso del marchio.
Di Alberto Corrado