Guarda al futuro in chiave green Denis Private Island, sempre più impegnata in tema di sviluppo a basso impatto ambientale. Tra le più incantevoli isole dell’arcipelago delle Seychelles, ha infatti appena triplicato in dimensioni e capacità il parco solare. Risultato? Oggi l’isola funziona quasi esclusivamente con energia verde, ha ridotto l’impronta di carbonio, trasformandosi in un modello di turismo sostenibile.
Incastonata a 90 km a nord-est di Mahé, questa gemma dell’Oceano Indiano è un autentico paradiso terrestre di bellezze naturali senza pari, rappresentando la straordinaria fusione tra la natura incontaminata e un impegno ineguagliabile per la sostenibilità, che riduce drasticamente l’impronta di carbonio di ogni ospite, con una stima di 265 kg di CO2 a persona, rendendola la meta perfetta per i viaggiatori eco-consapevoli.
La rigogliosa natura incontaminata, barriere coralline dai colori vivaci e la sabbia più fine che ci sia al mondo garantiscono una vacanza in armonia con la meravigliosa natura dell’isola, permettono di osservare uccelli dai piumaggi colorati, tuffarsi alla scoperta di banchi di pesci e barriere coralline dalle tinte vivaci o semplicemente di rilassarsi in riva al mare.
Notti da sogno si fanno nelle 25 ville immerse nell’ambiente circostante del lussuoso eco-resort, edificate con legni locali e palme, ciascuna con accesso diretto a spiagge private di sabbia finissima e acque cristalline. La biodiversità marina, con barriere coralline dai colori vivaci, è meta privilegiata per gli appassionati di snorkeling e immersioni in un mondo sommerso di straordinaria ricchezza.
L’attrezzato centro benessere, inoltre, propone massaggi a base di prodotti naturali come l’olio di noce di cocco di produzione locale, mentre il ristorante utilizza i prodotti dell’isola a km 0. Ma l’isola stessa è un rifugio incontaminato dove gli ospiti possono immergersi in un ambiente di pace e tranquillità, circondati da una natura che riflette la bellezza senza tempo delle Seychelles. Qui, ogni dettaglio è stato curato per preservare l’integrità del paesaggio e la connessione con l’ambiente circostante.
a cura di Elisabetta Canoro