fbpx

Ferragamo presenta la campagna New Renaissance con dipinti su concessione del Ministero della Cultura – Le Gallerie degli Uffizi. Una nuova visione che riunisce Ferragamo e Firenze e la sua straordinaria tradizione di arte e innovazione.

La storia di Ferragamo non è solo, come diceva il fondatore “la storia di un ragazzino scalzo ed ignorante che è diventato un celebre calzolaio”, nato in un piccolo paese della Irpinia e rinato negli Stati Uniti, ma è la trasformazione di un patrimonio italiano, che abbraccia talento e audacia.

Salvatore Ferragamo, undicesimo di quattordici figli, già all’età di 12 anni realizzava bellissime calzature per le sorelle per i giorni di festa.

Partito per Boston per raggiungere il fratello, che lavorava in una fabbrica di scarpe, in cerca di fortuna, come tutti gli italiani in quel periodo, si trasferì, subito dopo a Santa Barbara, dove aprì una piccola bottega di riparazione, e fabbricazione di scarpe su misura.

Nel frattempo, essendo sempre stato curioso, iniziò a studiare Anatomia presso l’University of Southern California, che gli consentì di spostarsi nel 1923 a Hollywood per aprire Hollywood Boot Shop, negozio che lo consacra in poco tempo il “calzolaio delle stelle”.

Gli interni del negozio che si trovava al numero 6683 di Hollywood Boulevard, erano puro rimando a quel periodo storico che tanto amava: il Rinascimento italiano.

Alle pareti vi erano dei batik che ricordavano gli arazzi del XIV secolo, mentre le sedute erano le fece intagliare a mano per abbinarsi per colore ai sontuosi drappeggi, apposti sulle colonne di stile classico.

Dopo qualche anno capì che doveva rientrare in Italia, e scelse la città simbolo di quel Rinascimento che tanto amava: Firenze

Legato a un diverso modo di pensare all’artigianalità, sviluppò, attraverso la cultura umanista una profonda creatività che lo portò a celebrare quella eccellenza che diventerà passe-partout per il bel mondo e per quella sua clientela di stars come Sophia Loren, Lauren Bacall, Marilyn Monroe, Audrey Hepburn ed Eva Peròn.

Oggi Ferragamo è guidato dalla mente fervida di Maximilian Davis che ha voluto pensare per la collezione per l’Autunno Inverno 2023-2024 quel rapporto di condivisione artigiana che caratterizzava la bottega di Salvatore Ferragamo, e ancora prima di lui, quei maestri calzolai che furono corporazione costituita nel 1273 e poi nel 500 per ordine di Cosimo I de’ Medici fu unita con quella dei Galigai e Correggiai, creando l’Università dei Maestri di Cuoiame.

Il Rinascimento è radicato a Firenze, e Firenze è radicata in Ferragamo” spiega Maximilian Davis “In questa nuova era della Maison, è stato naturale riconoscere la città simbolo del Rinascimento come la nostra casa spirituale, attingendo al suo genio e al suo talento artistico per raccontare l’estetica della nuova collezione“.

Ispirato dallo spirito del Rinascimento e dalla sua visione del lusso del ventunesimo secolo, ha radunato alcuni nomi di spicco del mondo della moda e dell’arte, scegliendo gli Uffizi di Firenze, per fare da sfondo alla campagna Ferragamo “New Renaissance”.

Come il fondatore Salvatore Ferragamo, che amava collaborare con la community artistica del suo tempo, cosi Maximilian Davis ha chiesto a Tyler Mitchell, fotografo americano, di ritrarsi lui stesso all’interno del set up assieme al cast di modelli, musicisti e art director riuniti nella mise en scene.

Come moderne muse botticelliane le modelle Vittoria Ceretti, Anok Yai, Lina Zhang, Jessica Stam, Mona Tougaard, Paul Hameline, Iván de Pineda, Malick Bodian, Taemin Park e Zainab Jama indossano i capi della collezione AI 2023-2024, per fondersi nelle visioni prospettiche delle opere d’arte più famose del XV e XVI secolo, mescolando così il passato, con il presente, e valorizzando l’evoluzione del nuovo percorso di Heritage della Maison, voluto dal suo direttore creativo.

Di Alberto Corrado