Dall’arte alla grazia: la rinascita di un alveare di idee per una donna ageless. Nerea Magro è una sorpresa, dove perdersi per poter ritrovare la vera eleganza sartoriale.
All’inizio è arrivata la sorpresa. E la meraviglia. È bastato togliere ogni ometto di ogni singolo abito posizionato all’interno di una stanza, che già si respirava bellezza, per scoprire “i punti di vista intimi” e “decori” ed emozioni rimaste nascoste dall’inizio di un percorso nel mondo della moda, “come i profumi di un passato siciliano, mai dimenticato”.
Ma poi a mano a mano che passavo in rassegna l’intera collezione, Nerea Magro usciva dal dietro del suo ufficio in tutta la sua bellezza.
Lei che ha amato questo lavoro fin dall’età di 19 anni, trasferendosi da Siracusa a Milano, per poi intraprendere gli studi prima in Fashion Styling alla Naba, poi presso la casa d’alta moda Massimo Crivelli, ed infine diplomandosi come Fashion Designer presso l’Istituto Moda Burgo di Milano, ha sempre indagato i processi che seguono un capo dal disegno alla confezione e l’organizzazione di shooting ed eventi. E così, che la sua vita la porta a lavorare nei vari uffici stile di Maison quali Fendi, Valentino e Calvin Klein, per poi creare finalmente un suo brand “Nema” di cui è CEO e Creative Director.
Con quello stesso meccanismo di riconoscimento emotivo che entra in gioco quando sfogliamo un suo look book o guardiamo una delle sue collezioni, che sembrano pagine di un passaporto di un viaggio, talmente onirico dove i colori accesi e i ricami di maschere che provengono dal teatro greco antico, sono codici di bellezza antica. Non per rimanere ancorati al tempo ricordo, ma solo come inizio a immaginare il futuro di una moda elegante.
Un intervallo che separa la dissolvenza del passato e le prime apparizioni di quel “ageless” che esprime individualità e celebra l’importanza del sentirci unici, attraverso capi in edizione limitata.
Nerea Magro disegna non solo quello stile eclettico e femminile, ma scava come un couturier tra le tracce della memoria della moda. È quello che ha fatto, in fondo, continuando a tornare a costruire collezioni femminili sempre nuove, ma con un perfetto taglio e ricerca nel dettaglio. Un alveare di idee immortalate tra il passato, presente e futuro, che diventano già nuovo presente.
Eccola la metamorfosi di una donna. Non è l’eccezione, ma il modo con cui le forme femminili in natura continuano a creare legami e ad evolversi in uno straordinario e perpetuo sforzo di immaginazione. Ognuno sogno dell’altro, come il bruco che si trasforma in farfalla.
È la sua stessa esistenza, un processo magico iniziato in trinacria ed esploso nelle capitali della moda, dove i suoi abiti sono indossati dalle donne più affascinanti, spesso intellettuali.