KIM JONES PER OMAGGIARE LA MAISON DIOR SCEGLIE DI PORTARE IN PASSARELLA LA TRADIZIONE E LA SOVVERSIONE CONTEMPORANEAMENTE.
Kim Jones, direttore creativo della linea uomo, con il suo arrivo nella Maison cinque anni fa, ha già scritto il suo nome nella tradizione di Christian Dior e non solo, dato che la sua inclusività creativa ha eretto un modello di lusso, che ora è diventato un fenomeno di costume.
Per la collezione Dior Men SS2024 ha rivolto il suo istinto ispirazione verso un trio canonico che lo ha preceduto, facendo riferimento a Yves Saint Laurent, Gianfranco Ferrè e Marc Bohan.
Il comun denominatore era il “cannage” di Monsieur Dior, che utilizzo sulle sedie in rattan intrecciato su cui sedevano gli invitati alla sua prima sfilata nel 1947, che è l’esatto contrario dello show svolto a Parigi. Le numerose star in front row, così come ospiti invitati del settore, si sono accomodati su blocchi di gradini in un enorme ed effimero quadrato esterno all’Ecole Militaire di Place Fontenoy.
Il vero coup de théâtre è stato, quando l’ampia passarella composta da mattonelle grigio metallizzato, ha portato alla luce i modelli sollevandoli da sotto, portandoli davanti gli occhi degli spettatori, che si sono scatenati ad immortalare questo momento con qualsiasi mezzo tecnico in loro dotazione.
Le doti creative di Jones sono indiscusse, ma in questa collezione ha superato sé stesso, portando i gioielli cabochon su cardigan drappeggiati, su polo in piqué, fino a far riferimento ad un motivo di una fragranza di Lady Dior sui mocassini di tweed.
Ancora una volta, lo studio della silhouette prende il suo potere e viene definita e rilevata per la stagione estiva con una fusione del maschile e del femminile, con le tradizioni della sartoria britannica e con le radici dei vari materiali e tessuti, da quelli scelti per capi formali a quelli casual.
Qui la comparsa dei capi semplici e degli archetipi del guardaroba maschile, come la Harrington, la Polo, il Cardigan si trasformano dall’ordinario in straordinario attraverso tecniche che attraversano il tempo e gli stili della Maison Dior.
La stampa leopardata ispirata a Mitzah Bricard, la responsabile della modisteria e inestimabile fonte creativa per Monsieur Dior, che amava follemente animalier, è stata riprodotta su borse e gilet Saddle che sono stati abbinati a pantaloncini sportivi di tweed.
La collezione comprendeva, anche, una serie di borse che vanno dalle accattivanti selle fluorescenti alle eleganti cartelle di color cognac, evidenziando la versatilità degli accessori e alla estrosità dei berretti creati dal Maestro Stephen Jones, che ha desiderato reinterpretare gli squisiti fiori di velluto, noti come “ronghua”.
Una perfetta fusione tra presente e passato, che rende omaggio alla iconicità della Maison Dior e a quel lusso moderno fatto di maestria artigianale e attenzione ai dettagli.
Di Alberto Corrado