Matthew M. Williams ricontestualizza gli archetipi della eleganza maschile in base alle proprie funzioni e personalità.
Il Museo de l’Armée, fusione del Museo dell’Esercito e del Museo dell’Artiglieria, ubicato nella sede dell’Hôtel National des Invalides, a Parigi, è stato il set up scelto da Matthew M. Williams per presentare la collezione Primavera/ Estate 2024.
Una collezione che ha portato in passarella due espressioni di eleganza: la sartorialità come segno di anticonformismo e la ricercatezza senza vincoli.
Questa premessa spinge a riflettere sulla riscoperta degli archetipi della percezione di una silhouette dal tailoring preciso, senza le virtù codificate del passato: dalle giacche a doppio petto ampie, ma dalle spalle morbide, oppure ampie ma squadrate agli ampi pantaloni di seta.
L’altra per sottolineare una nuova formalità creata con grande savoir faire, da ricami floreali d’archivio con cristalli applicati a mano, e una struttura gialla e nera realizzata interamente in nappa superleggera.
Duplice simbolo di democrazia e rigore, rappresenta la base per la personalizzazione dell’uniforme scolastica, che si può indossare nel mondo reale senza sembrare un lusso: dalla giacca antipioggia color oliva e marrone, sostenuta da labret sfavillanti, alla giacca effetto pizzo, trasformazione di una versione precedente in giallo con tessuto tecnico con pelle trattata.
A parte queste delizie che interpretano il concetto delle proporzioni legate alla crescita di adattarvisi, la strategia di Matthew M. Williams era quella di andare oltre alla comoda banalità portando in passarella una field jacket oversize in pelle d’agnello tinta in capo, un track top in pelle traforata con zip, una camicia leggera gialla a quadri croccanti con una parte posteriore estesa, bomber MA-1 tagliati e Harrington oversize, fino al denim che assume una nuova fisionomia per i jeans dal taglio regolare e gli short sgambati.
Per quanto riguarda gli accessori, strizzando l’occhio al tema delle divise, gli zaini in materiali tecnici, misti e scamosciati, in versione macro o micro, erano realizzati per accentuare quel gioco di proporzioni che caratterizzava tutta la collezione. Così come la pelle lavorata che si riflette nella Voyou triangolare, presentata in una borsa cross-body con accessori in argento e oro, nelle derby.
Le scarpe includevano una sneaker leggera in nylon e velluto a coste, assieme alle calzature eleganti come il mocassino piatto, fino agli stivali con punta ingigantita.
Anche i bijoux con il tema delle orchidee, uno dei fiori preferiti da Hubert Givenchy, enfatizzano lo spirito artigianale della collezione mentre gli occhiali da sole reinterpretano le forme classiche con montature ovali minimal in metallo satinato.
Un guardaroba da gentleman con una sartorialità anticonformista per ricontestualizzare gli archetipi dell’eleganza, indispensabile ad ogni uomo, quale sia la sua età anagrafica.
Di Alberto Corrado