“Se la Natura non somministrerà le fondamenta, sarà dei mestieri cercarle con l’arte”, scriveva Andrea Palladio, nel suo trattato I quattro libri dell’architettura, pubblicato a Venezia nel 1570. Il celebre architetto, teorico dell’architettura e scenografo italiano della Repubblica di Venezia, che definì i canoni classici degli ordini architettonici, la progettazione di ville patrizie, di palazzi pubblici e di ponti in legno o muratura, in realtà conosceva bene la bellezza di quei luoghi, i luoghi straordinari delle Terre del Prosecco DOC, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, come Venezia, Pordenone, le Ville Palladiane, e poi gli ambienti naturalistici e i borghi artigiani di cui il territorio è emblema e quintessenza.
Seguendo un itinerario del ‘bel vivere’, si può andare alla scoperta delle mete imperdibili nelle terre del Prosecco DOC, partendo da Treviso dove ha origine il Prosecco DOC Rosé, nato dall’unione tra una bacca bianca, la Glera e la più nobile delle bacche rosse, il Pinot nero. Vivo e vibrante contemporaneo, è perfetto in abbinamento ai cicchetti della Pescheria, uno degli angoli più vivaci e suggestivi della città.
Forgiata dal vento e dal mare, Trieste è meta in autunno per assistere alla Barcolana, di cui Prosecco DOC è sponsor ufficiale da tanti anni, una delle regate più attese dagli appassionati. La città della Bora è tutta da scoprire con suoi caffè, i suoi contrasti e luoghi d’interesse come il Castello di Miramare. Si distingue per la sua raffinatezza senza tempo Padova, con i suoi monumenti e le incantevoli ville tutt’intorno, il Giardino di Cristallo e l’opera Memoria e Luce.
Il Prosecco nasce proprio in questa zona dalle prime barbatelle portate dalla Grecia. Fresca dei festeggiamenti per i suoi primi 1.600 anni, Venezia è stata celebrata con una edizione speciale di Prosecco DOC che, dell’eleganza veneziana prende tutte le sfumature con una etichetta dedicata. Perdersi tra le calle, sorseggiare spritz, assaporare la cucina veneta: la Serenissima ha un’allure unica. Terra di confine, Gorizia è il luogo dell’interpretazione friulana del Prosecco DOC, sia nella versione tradizionale sia nel nuovo nato Rosé che completa l’esperienza di vivere la città tra cultura e turismo enologico.
Meta ideale per un fine settimana chic, Vicenza merita una visita perché è stata rivestita e interpretata da Palladio e per le ville che la circondano, ma anche perché qui il Prosecco DOC si veste di velluto al palato, diventa avvolgente e seducente, con un perlage ammaliatore. Belluno sorprende per il suo dedalo di cultura e luoghi d’interesse come la biblioteca o il Museo delle Migrazioni. E ancora per la natura che la circonda: le Dolomiti, le Prealpi Carniche e l’antica Foresta dei Dogi che in autunno incanta per il foliage. Variegata ed eclettica, Udine attrae con i suoi confini, che spaziano dalle spiagge di Lignano Sabbiadoro ai monti che la proteggono, tutto a distanza ravvicinata, e per la vivace città a misura d’uomo che è, per passeggiare alla ricerca delle rogge che la abbelliscono, sostare in uno dei tanti barettini tra portici e piazzette a sorseggiare Prosecco DOC. Pordenone accoglie tra arte, shopping, natura e i luoghi del fare che ruotano attorno: Spilimbergo e i suoi mosaici, Sacile e l’artigianato musicale, Maniago e l’arte coltellinaia. Polcenigo, dove la natura stupisce con la sorgente di Gorgazzo. Una terra, quella dove nasce il Prosecco DOC, che merita di essere scoperta senza fretta, dove in tempo rallenta per lasciare spazio allo stupore, allo slow living e alla genuinità dei suoi prodotti.
E poi ci sono i luoghi segreti delle terre del Prosecco DOC, i meno conosciuti di un territorio inatteso, proprio come quando assaporate il Prosecco DOC e ne cogliete una sfumatura differente. Si parte da Brendola, un paesino in provincia di Vicenza, il Duomo, la chiesa di San Michele Arcangelo, è più conosciuto con il nome di Incompiuta.
La storia inizia nel 1939 con l’avvio ai lavori da parte di Don Francesco Cecchin su progetto dell’architetto Fausto Franco con il supporto di tutti i parrocchiani. Dieci anni dopo, alla morte del parroco, i lavori si fermano lasciando posto all’abbandono, così oggi è un luogo insolito quanto suggestivo e imponente. Verso Belluno s’incontra Fumegai, nato come alpeggio stagionale su una strada isolata, ora è un miscuglio di case. A Venezia, nel Sestiere di Castello, è visibile da Ponte dei Conzafelzi che collega Calle Vesier a Calle Bragadin o Pinelli, la casa immersa nell’acqua e circondata da tre canali. È di sicuro uno dei luoghi più fotografati di Venezia, limitata da un cancello privato, che ne consente l’accesso solo ai privati che la abitano. È completamente sommerso Movada, un paese nella Val Tramontina, in Friuli Venezia Giulia: se ne scorgono i tetti nel momento in cui il Lago Redona si ritira. Toglie infine il fiato il sentiero Rilke di Trieste, per la bellezza della Riserva Naturale delle Falesie di Duino. Il Sentiero Rilke congiunge Duino e Sistiana ed è dedicato al poeta boemo che proprio in questi luoghi si è ispirato per le sue Elegie duinesi, ammalato dalla bellezza delle falesie dell’Altopiano Carsico, dalla flora tipica della zona e l’Alto Adriatico che risplende al sole tra lapislazzuli e diamanti.
Le terre del Prosecco DOC vantano quattro luoghi “Instagram approved” tra Veneto e Friuli Venezia Giulia: terre di naturale bellezza dove l’”italian genio” si dipana tra armonia e cultura senza trovare ostacoli. A partire dai Laghi di Revine Lago (Treviso), residui di un lago ben più ampio risalente al Neolitico, questi due laghi offrono un panorama che cambia durante la passeggiata. Torbiere, ampie aree palustri e una zona suggestiva come la “Va dee femene” dove un tempo si riunivano le lavandaie, ora è zona di canneti, resti archeologici del villaggio palafitticolo e suggestivi scorci lungolago. In qualsiasi stagione, il Lago di Misurina (Cortina d’Ampezzo, in Veneto), ha un fascino innegabile: il paesaggio che si rispecchia nelle acque, il piacere di una gita in barca oppure, in inverno, una passeggiata sul lago ghiacciato. A Feltre, in Veneto, il Brent de l’Art è un sistema di forre del bellunese: in dialetto veneto i brent sono torrenti incassati in valli profonde mentre art è il nome dialettale dell’Ardo, l’affluente sinistro del Piave.
Patrimonio dell’Umanità dal 2017, Palmanova (Udine, Friuli) ha una forma poligonale a 9 punte tanto da essere definita la città stellata: il centro storico a forma di stella include il Duomo e la Loggia dei Mercanti. Iper ammirare la Valle Cavanata ci spostiamo nel comune di Grado, in provincia di Gorizia, con una Riserva Naturale, dimora di oltre 200. specie di uccelli, tra cui i fenicotteri, mammiferi, anfibi e rettili. Incantevole anche l’ambiente: dalla costa sabbiosa ci si inoltra verso un interno ricco di pioppi e salici, poi prati verdeggianti, ambienti paludosi e un fitto bosco di olmo siberiano risalente al 1946.
San Daniele (Udine, Friuli) riporta al profumo e al sapore del prosciutto crudo: vale la pena visitare uno dei tanti stabilimenti della città e poi fare tappa alla Biblioteca Guarneriana dove è conservata una delle copie dell’Inferno di Dante. Infine, quando il Golfo di Trieste fa capolino dopo l’ultima curva il cuore si ferma per la sua bellezza che si dipana tra verde e blu; lì, il candore del Castello di Miramare, direttamente a picco sul mare. Ci si perde nel parco dalle numerose specie botaniche, e tra le stanze, perfettamente conservate, per poi arrivare in cima alla torre, dove lo sguardo spazia sull’infinito e il cuore si emoziona. È la bellezza delle terre del Prosecco DOC.
Di Elisabetta Canoro