Un racconto contemporaneo popolato da creature alla deriva che abbandonano le dimore acquatiche per la scoperta delle meraviglie terrestri. La Resort 2024 di Louis Vuitton narra questa trasformazione grazie allo scambio tra familiare e il singolare.
Il maltempo degli scorsi giorni non ha potuto impedire a Nicolas Ghesquiere,direttore creativo della linea femminile di Louis Vuitton, di mettere in scena un suggestivo spettacolo, per presentare la Resort 2024.
L’atmosfera con le nuvole basse e minacciose hanno aumentato l’impatto mistery delle creature femminili che sfilavano nei giardini e nel Palazzo Borromeo, scrigno d’arte barocca, situati sull’Isola Bella, nel Golfo del Lago Maggiore.
“Sono stato molto attratto dalla storia del lago e delle sue creature fiabesche” ha detto Nicolas Ghesquiere nel backstage prima dello show “ho la sensazione che da un momento all’altro che queste creature bellissime, come le mitologiche sirene lacustri con le ali di drago, possono uscire dall’acqua.”
Questo sogno, immaginato dallo stilista, si è trasformato in riferimenti botanici, ispirati ai giardini nella parte superiore dell’isola, dove vi è un “anfiteatro, dove si tenevano le rappresentazioni sceniche che appassionavano tanto la famiglia Borromeo.
Nonostante la pioggia e il vento, che ha costretto il team di Louis Vuitton a dirottare la sfilata dai giardini all’interno del Palazzo, l’atmosfera era incredibile, tale che molti hanno riconosciuto la grande professionalità di Nicolas Ghesquière di apportare sempre all’universo Vuitton quel senso di grandiosità e passione, come se tutto fosse un enorme opera d’arte.
In effetti l’interno del Palazzo di proprietà della Famiglia Borromeo, si adattava perfettamente alla collezione, con i suoi enormi arazzi fiamminghi, e con le tele di Francesco del Cairo, Luca Giordano, di Salvator Rosa e di Antonio Muller fino agli ambienti interamente decorati come grotte, con conchiglie e motivi acquatici.
Quest’ultimi sono stati ispirazione per realizzare alcuni abiti della collezione, enfatizzati da cappelli imponenti realizzati a Roma, da un atelier che opera nel cinema e nel teatro.
I primi look che sono apparsi all’inizio dello show, si basavano sull’idea delle tute da palombaro, create con tessuti tecnici, ma con colletti a forma di conchiglia e decori, che sembravano gocce d’acqua appena cadute. A seguire, sono apparse delle minigonne con il tropo della conchiglia con motivi iridescenti che ci hanno ricordato il corpo ricoperto di squame, dei rettili.
Sottolineando l’importanza di bilanciare sempre i nuovi prodotti con gli elementi distintivi della Maison, Nicolas Ghesquière ha desiderato elaborare il motivo incrociato di malletage sulle borse, altro codice di distinzione e di acquisto di numerosi clienti in tutto il mondo.
Un gioco fantastico che ha portato i vari ospiti intervenuti ha riflettere sul concetto del lusso che svela in modo graduale una donna ancora più femminile: dalle gonne arrotondate impreziosite da conchiglie, le delicate vestaglie di seta, ai pantaloni ricamati e leggeri come piume, alle cappe in georgette con dipinti jacquard, fino alla maglieria con spacchi di chiffon e abiti drappeggiati in jersey velato con strati di morbido silicone che contribuivano a generare quell’effetto bagnato.
Anche le nuance della palette colori sono un vero omaggio a quegli abbellimenti contrastanti che determinano il corso di quel pensiero lungimirante di dove sta andando la Maison, nel futuro: dal blu brillante e il giallo, all’arancione e il lilla pallido.
Oltre a tessere le lodi a questo luogo incantato del Lago Maggiore, Nicolas Ghesquière ha desiderato rendere omaggio ai migliori artigiani italiani e al loro mestiere. “Penso di aver sempre avuto in mente la fantasia di mostrare l’Italia e probabilmente alcuni elementi c’erano” ha dichiarato il designer a fine show “Ma è vero che quando ho visto l’isola, i pianeti allineati, e questa è sicuramente la collezione che voglio esprimere per il pubblico italiano e il mondo.”
Numerose sono state le celebrities che si sono recate sull’Isola Bella, sfidando la pioggia battente, per assistere a questo spettacolo straordinario che aveva organizzato Louis Vuitton: da Jennifer Connelly e suo marito Paul Bettany a Emma Stone, da Oprah Winfrey e Léa Seydoux a Catherine Deneuve e Jaden Smith.
La parola chiave del successo di Louis Vuitton sotto la direzione di Nicolas Ghesquière è “trasformazione” dove le figure sartoriali si rinnovano, il familiare si miscela con il singolare e l’ordinario si fonde con lo straordinario.
Di Alberto Corrado