Alessandro Enquirez e Amedeo Piccione spiegano il percorso ideato per CASA ENQUIREZ tra esperienze multisensoriali dove al centro vi è l’amore. Per riconnettersi con sé stessi.
I sensi sono il primo modo di percepire il mondo: sono gli strumenti della nostra conoscenza. È un viaggio che inizia subito dopo la nascita e continua per tutta la vita attraverso il gusto, la vista, l’olfatto, il tatto e l’udito, quello che CASA ENQUIREZ, fondato da Alessandro Enquirez e Amedeo Piccione, hanno ideato per Saloni 2023 con una installazione immersiva presso Cittamani, ristorante indiano nato dal desiderio di Ritu Dalmia, chef, ristoratrice e imprendritice di fama internazionale.
“Un invito all’introspezione e a riconnettersi con sé stessi attraverso l’impero dei sensi” dicono i designers “Qualcosa che ci auguriamo porti una sensazione di benessere.”
Allestita negli spazi disegnati dallo studio londinese Paolo Cossu Architects, nel cuore degli edifici del novecento nel quartiere di Brera, cuore artistico di Milano, l’installazione è pensata come un racconto sinestetico, con protagonista la capsule collection di specchi dalle cornici laccate e colorate e dalle zigrinature morbide che accompagnano le curve, che i designer hanno ideato proprio per celebrare i sensi e la sensualità.
“Ci piace molto giocare con la simbologia dell’amore declinandola in versione pop con i cuori, con le forme del cerchio, degli archi e del quadrato” spiegano i designers “Tra l’altro questi prodotti sono tutti realizzati con una tecnica artigianale che è nata in collaborazione con l’azienda Ragone, nata negli anni ’70 da un’idea di Giovanni Ragone, il cui impegno ha subito mostrato attenzione particolare per la produzione del fatto a mano.”
Quelle stesse tecniche tradizionali che si ritrovano nello studio rigoroso di questo nuovo progetto di CASA ENRIQUEZ dove curve, intarsi e laccature si materializzano in oggetti unici, bold e dal sapore anni’70.
Il progetto si può vedere e acquistare al piano design del Department Store Coin di Piazza Cinque Giornate di Milano a partire da questa settimana.
Oltre che con Cittamani, Alessandro Enquirez è stato presente alla Settimana del Design con un altro progetto insieme a Jannelli&Volpi di wallpaper coloratissima, che testimoniano l’approccio multidisciplinare dello studio, attivo nel design del prodotto, nella direzione creativa e nell’interior design.
Senza dubbio un approccio eclettico, quello di Alessandro Enquirez, come anche il suo linguaggio stratificato contaminato da spunti eterogenei: dall’arte alla fotografia, dall’antropologia al simbolismo ma soprattutto lo studio degli archetipi.
Ma era proprio questo il lavoro che sognava di fare? “Io fin da piccolo avevo la passione per l’estetica e disegnavo vestiti o camere immaginarie; se non avessi fatto questo lavoro probabilmente sarei diventato un artista” rivela Alessandro Enquirez “E io sono sempre stato attratto dall’idea di qualcosa che coniugasse l’arte e pragmatismo.” Esattamente al centro, in equilibrio tra visione poetica e design dalle cromie accese e vitaminiche, c’è ENQUIREZ.
di Alberto Corrado