È una mostra imperdibile quella che fino al 25 giugno raccoglie 150 progetti di grandi maestri del design, tra cui Enzo Mari, Michele De Lucchi, Gio Ponti, Achille Castiglioni. La rassegna si chiama The Original e va in scena al 21_21 Design Sight di Tokyo, location inaugurata nel 2007 nel quartiere di Roppongi, nata dalla collaborazione tra lo stilista Issey Miyake e l’architetto Tadao Ando.
“Il design rende più ricca, divertente e facile la nostra esistenza espandendo la possibilità di pensiero e azione umana, ma oggi la vita corre troppo veloce con il rischio di farci dimenticare la vera essenza del “lavoro di progetto”. È questo il pensiero sopra la rassegna, curata da tre nomi noti del design nipponico, Takahiro Tsuchida, direttore della mostra; Naoto Fukasawa, supervisore e Kaoru Tashiro, assistente alla progettazione.
Obiettivo è presentare, attraverso i circa 150 prodotti selezionati, i punti di riferimento, quei progetti che hanno saputo influenzare la storia del design ma che, appunto per questo, escono dal fluire della storia. Progetti che rappresentano i fondamenti, le basi, per tutta l’ideazione dei progettisti che sono venuti – e vengono – dopo. Takahiro Tsuchida, giornalista di design oltre che curatore della mostra, li ha definiti come accomunati da “genuinità, fascino, purezza, audacia e forza”.
I “fondamentali” selezionati da Tsuchida, Fukasawa e Tashiro, attingono al patrimonio del design a partire dalla fine del 19° secolo fino agli anni 2000, e sconosciuti al pubblico giapponese, come la sedia Moser di Werner Max Moser, una maniglia di Gio Ponti e le stoviglie di Trude Petri. Molto celebrato il design italiano, con progetti di molti maestri: oltre a Ponti ci sono Enzo Mari, Michele De Lucchi, Mario Bellini, Achille Castiglioni, Giancarlo Pozzi e Franco Albini.
L’installazione prevede l’esposizione dei vari oggetti, accompagnati da testi e fotografie che ne spiegano il valore storico-estetico, e una sorta di “mostra a latere”: le pareti sono decorate con circa 50 scatti dell’artista-fotografo Gottingham (pseudonimo del giapponese Gosuke Sugiyama), realizzati in occasione dell’evento, che offrono un approccio visivo inconsueto a ogni prodotto. Inoltre, alcuni di essi sono stati assemblati dall’interior designer Yumika Yoshida in un’installazione che ne mostra l’uso nella vita comune.
Immagini courtesy 21_21 Design Sight e Studio XXingham