Donatella Versace porta la collezione AI 2023-2024 in cima al Pacific Design Centre a West Hollywood. Un transfert di magia e di bellezza tra tailleur, abiti da sera e un denim super glamour.
Anche se le previsioni avevano previsto pioggia su Los Angeles, la macchina organizzativa della Maison Versace, prontamente, ha riprogrammato lo show, anticipandolo di un giorno.
Questo non ha impedito alla cerchia di numerosi fan di Hollywood di presentarsi a Beverly Hills per sostenere Donatella Versace. Così personaggi del calibro di Dua Lipa, Miley Circus, Channing Tatum, Anna Hathaway, Lisa Nas X e amici da una vita della Maison come Elton John, Cher e Marco Mengoni si sono seduti, nelle prime file per godersi lo spettacolo.
“Voglio dire, che amo questa città, amo le persone, questa atmosfera rilassata che si respira” aveva dichiarato la designer in una intervista prima dello show.
Una celebrazione sfavillante della Maison che si è svolta in cima al Pacific Design Centre progettato da César Pelli a West Hollywood, che domina tutta Los Angeles, confermando il profondo legame tra la casa di moda e quello che è sempre stato in continuità con il mondo del cinema, del glamour, del lifestyle.
Un amore nato e coltivato da Gianni e Donatella da quando le dive del tempo guardavano Versace come una griffe che le avrebbe salvate dalle derive dei costumisti, trasformandole in divinità assolute, sulle quali trasferire sogni e proiezioni.
Un transfert di magia e bellezza riportata oggi da Donatella Versace con una collezione ispirata a quella storica della primavera estate del 1995 in cui i tailleur bianchi, colorati, stampati o in tessuto gessato avevano i bottoni dorati e gareggiavano con gli abiti da sera, tagliati a sbieco, dal glamour infinito.
Al quel tempo in passarella sfilavano Naomi Campbell, Linda Evangelista, Christy Turlington, Jasmeen Ghaury, Shalom Harlow, Kate Moss, Carla Bruni, Claudia Schiffer, così in questo show hanno sfilato Gigi Hadid che aperto la pedana, con un tailleur nero che ricordava quello del 1995, seguita da Kendall Jenner, Naomi, Adut Akech, Vittoria Ceretti, Maria Carla Boscono e Irina Shayk.
Una collezione che sembrava fatta apposta per essere indossata alla notte degli Oscar, come l’abito nude tempestato di cristalli che ci ricordava una moderna Marilyn Monroe, un attillato numero di cotta di maglia nera con abbellimenti floreali scultorei e interpretazioni va-va-voom del reggiseno a cono lavorato in varie forme a clessidra.
Tuttavia è stato l’abbigliamento da giorno a vincere sul glamour della sera, a cominciare dal tailleur nero di Bella Hadid, al denim tagliato con precisione abbinato a camicie bianche fluttuanti o al jeans stropicciato leggermente svasato, fino alla reinvenzione di uno smoking in denim, sotto forma di una giacca con collo a imbuto, con un sofisticato dorso in watteau, abbinato a una gonna a tubo.
E così Donatella Versace ri-scrive un capitolo tutto suo della Maison che potrebbe essere inserito in quella sognante narrazione hollywoodiana che è “Hollywood” di Gore Vidal o in una prossima serie tv, prodotta da Netflix.
di Alberto Corrado