Sulle Alpi Svizzere, lo storico hotel sapientemente rinnovato da Pierre-Yves Rochon, colpisce per il fascino principesco e le atmosfere contemporanee, che ne fanno un hotel unico. Considerato la Grande Dame dell’ospitalità in Engadina, da oltre 170 anni il Grand Hotel Kronenhof di Pontresina è una delle mete predilette per un soggiorno da fiaba sulle Alpi. Protetto dalle Belle Arti come esempio di architettura Neo Barocca Alpina, oggi vanta ambienti che uniscono il fascino principesco alle atmosfere contemporanee opera del raffinato restyling terminato nel 2021 dal famoso designer francese Pierre-Yves Rochon.
Fondato nel 1848 a soli 6 Km da St. Moritz, il cinque stelle vanta un gran numero di premi: votato per tre anni di seguito ai Traveller’s Choice Awards di TripAdvisor, per sei anni tra le migliori strutture engadinesi a 5 stelle dagli utenti del sito HolidayCheck, ha ricevuto il Prix Bienvenue come uno dei 10 hotel più accoglienti del Paese da Svizzera Turismo. Rinnovate la Play&Smokers Lounge nell’estate 2019, la lobby, la sala camino, il Kronenhof Bar, e poi le 112 camere, a cui si aggiungono una delle più grandi e raffinate Spa dell’Engadina, 3 ristoranti e un Kids Club molto frequentato.
Velluto, seta e pelle sono i materiali pregiati scelti per reintepretare l’originario stile Belle Epoque integrando con eleganza i moderni comfort nelle aree comuni, in una palette giocata su diverse tonalità grigio-blu, in contrasto con le pareti avorio, in richiamo ai colori dei laghi, fiumi e le montagne che si aprono tutt’intorno, oltre le imponenti finestre panoramiche che abbracciano l’intera valle. Si cammina sui nuovi tappeti in tonalità luminose ornati da cabochon di marmo bianco, mentre il pavimento in pietra grigia locale porta al corridoio centrale dove è stato mantenuto il parquet originale in quercia restaurato. Alzando gli occhi, sul soffitto si ammirano gli affreschi del pittore Otto Haberer, riportati allo splendore di inizio ‘900. Non manca la collezione di antichi orologi da parete, come da tradizione da Grand Hotel, che indica l’ora delle principali capitali mondiali dialogando con armonia con una collezione di opere d’arte create ad hoc. Ne risulta un ambiente dall’atmosfera calda, di una raffinatezza senza tempo.
«La chiamano Grande Dame perché ha la sua età, 175 anni per la precisione”, mi spiega l’executive chef Fabrizio Piantanida, mentre esploro l’hotel diretto da Marc Eichenberger, “ma in realtà non sembra risentire del passare del tempo, custodisce orgogliosamente invariata l’allure di una volta, ‘custodita’ in alcune sale antiche ancora perfettamente conservate. Vantando, al contempo, un ‘vestito’ più fresco e contemporaneo, che è stato rimarcato nell’ultimo restyling, che ha segnato un nuovo corso per l’iconico hotel”. Italiano della Val Vigezzo, guida l’alta cucina del Grand Restaurant, che risale al 1872, del ristorante gourmet Kronenstübli, del Le Pavillon e del ristorante riservato ai piccoli ospiti, Rondelle. «È molto fortunata”, mi fanno notare, “raramente lo chef concede ai non addetti ai lavori di esplorare la sua cucina”. «Qui veniva conservata la carne”, mi spiega lo chef mostrandomi un antico magazzino nascosto dietro una tenda, “si utilizzavano grandi blocchi di ghiaccio che venivano stoccati in quest’area”. Il gran pass per il room service e la banchettistica, e poi l’area per la preparazione dei dolci, più avanziamo più si aprono nuovi ambienti.
La sua cucina si fonda sulle basi classiche della cucina francese e su quella tradizionale italiana e regionale, sceglie prodotti a chilometro zero senza eccessi di elaborazione. Imperdibile una cena al Kronenstübli, 16 volte premiato da GaultMillau, per provare la Canard à la presse, uno dei classici della cucina francese, qui presentata in modo scenografico, nelle sale della storica e tradizionale Stube in legno di pino.
In tavola, invece, al Grand Restaurant, paste farcite, risotti e zuppe di pesce; ma uno dei piatti che lo chef ama più di altri cucinare sono i Teneroni all’Arneis. È una cucina ricercata ma caratterizzata da ‘sapori di casa’, apprezzata anche dai giovani ospiti, uno dei motivi che fanno del Kronenhof il luogo perfetto per una vacanza con i bambini, dove il lusso della vicina St. Moritz qui trova una dimensione più intima e raccolta, dove i più piccoli possono sentirsi liberi di entrare a stretto contatto con la natura, ancor più quando sta per arrivare la primavera: l’aria di montagna è tersa, un sole intenso riscalda i pendii innevati nell’alta valle più incantevole della Svizzera.
È il momento migliore dell’anno, il 1° marzo gli spiriti invernali sono stati cacciati dall’Engadina con la suggestiva usanza di Chalandamarz, dove si può approfittare di interessanti offerte, come la Sunshine Deal o il programma per tutta la famiglia studiato per Pasqua, con il momento clou della stagione, la Private Corvatsch Night del 9 aprile, attività notturna sugli sci sulle piste illuminate, in esclusiva per gli ospiti dell’hotel. Intanto il 12 marzo l’appuntamento è con la l’Engadin Skimarathon, attesissimo evento sportivo, mentre il 23 marzo gli intenditori si ritrovano per degustare i migliori vini della Valpolicella. Da segnalare che gli ospiti dell’hotel possono usufruire della formula Gourmet-Dine-Around, provare quindi anche la cucina dei cinque ristoranti della proprietà sorella Kulm Hotel St. Moritz e fino a sette ristoranti di montagna nelle aree sciistiche del Diavolezza e Corvatsch.
Spazio invece al relax nella Spa panoramica di oltre 2.000 mq aperta anche agli esterni con piscina affacciata sui ghiacciai del Bernina, l’affascinante Val Roseg e i boschi di pini e larici circostanti.
Terminate le attività la sera ci si ritrova al Kronenhof Bar, già punto di riferimento per gli abitanti di Pontresina e i viaggiatori internazionali. Al centro della sala, che conserva la boiserie e il soffitto a cassettoni originali, domina un lampadario dorato di Charles Paris chez Rubelli che reinterpreta nella forma l’iconica corona simbolo dell’hotel, ma a definire la personalità intrigante dell’ambiente è il contrasto fra le pareti accese da una nuova tonalità rosso scuro e i pannelli in legno dietro il bancone color blu notte, ripreso anche nelle sedute, impreziositi dalle decorazioni in rilievo miniato dall’artista Jane Puylagarde. È il luogo ideale per ritrovarsi prima di prepararsi a salutare un nuovo giorno nel cuore delle Alpi.
di Elisabetta Canoro