Il marchio si conferma l’unico interprete di quello stile femminile che ama mostrarsi e farsi ammirare per sognare come le nostre nonne. Lusso si ma calmierato.
In una sala gremitissima della Scuola Militare “Teulie”, Elisabetta Franchi ci ha portato per mano verso un viaggio alla riscoperta di quell’America Art Decò, che era pronta a rompere gli schemi e giocare con le nuove regole del mercato economico e sociale.
“Ho scelto di guardare questa collezione, attraverso la lente di un caleidoscopio” ha dichiarato ai numerosi giornalisti assiepati dietro al backstage “Un gioco che da sempre mi fa sognare: è stato capace di farmi viaggiare con la fantasia, ha frammentato e ricostruito in modo totalmente inaspettato linee e combinazioni di colore.”
Un guardaroba equilibrato dove spiccano robe-manteau e aviator che sono non altro un omaggio alle prime donne aviatrici, mixati con giacche da smoking e top ricamati. Un alternarsi di giorno e notte, fatto da silhouette con punto vita più morbido e la sensualità dei drappeggi e del pizzo per le follie notturne.
Le perle sono l’unico comun denominatore che lega tutta la collezione, assieme ai flaps delle frange.
Una riconferma di quanto questo brand è apprezzato dalle donne, riuscendo a catturare intorno a sé la vera popolarità di un mercato quasi mai saturo, forse perché Elisabetta Franchi è l’unica interprete di quello stile di vita, inteso come ideale femminile che ama farsi ammirare al pari delle loro mamme e delle loro nonne che sognavano di vestire di lusso.
di Alberto Corrado