Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, rilegge per il prêt-à-porter Dior autunno-inverno 2023-2024 quei codici degli Anni Cinquanta, che sono le origini di quello stile francese che ha fatto grande la Maison in tutto il mondo.
Qui la Chiuri esplora e vuole approfondire l’esperienza dell’abito in rapporto ai corpi e la silhouette che le definiscono, per questo sceglie tre figure da omaggiare: Catherine Dior, Édith Piaf, Juliette Gréco.
Nello stesso tempo nel voler identificare in queste tre donne quello spirito di indipendenza che ne ha guidato le scelte, ciascuna in modo singolare capace con il lavoro e la loro vita di contraddire quegli stereotipi femminili, che potevano appartenere agli immaginari del dopoguerra.
Una collezione che diventa impronta di resilienza e femminilità dove la donna è forte, ribelle ma anche fragile.
Una celebrazione emotiva che porta in scena i recuperati i motivi floreali di Monsieur Dior nella consistenza del chiné intrecciato con un filo di metallo, rendendo il tessuto vivo e modellabile, gli scozzesi in chek dai colori trattenuti declinati nei cappotti, nelle giacche, nelle gonne strette o a “corolla”.
Protagonisti sono anche i colori primari che vanno dal rubino allo smeraldo, dal giallo topazio al blu, senza tralasciare i numerosi ricami che diventano piccole esplosioni che sprigionano luce.
Una narrazione vestimentaria che trattiene elementi dell’Heritage suggerendo traiettorie emotive alle nuove generazioni di donne che stanno disegnando il nostro futuro.
di Alberto Corrado