Sono tanti gli appuntamenti da segnare in agenda. Kermesse da visitare spaziando da New York a Milano, passando per Parigi e Londra, vi presentiamo una prima selezione. A cominciare da due mostre iniziate a fine 2022, imperdibili:
Le icone del design al cinema, Italia 1960 – 1990, fino al 15 gennaio 2023, Maxxi, Roma
Quattro periodi fondamentali per il made in Italy vengono analizzati e ripercorsi attraverso documentari e video che hanno per protagonisti le icone del design italiano del ’900. Attraversando una decade come gli anni ’60, segnata dai primi sostanziali cambiamenti della società e l’adozione di nuovi materiali, passando per le contestazioni degli anni ’70 fino all’avvento della globalizzazione alle porte dell’anno 2000.
Universo Parisi. I vetri e le ceramiche di Ico e Luisa, fino al 28 maggio 2023, Pinacoteca Civica, Como
Nella produzione di Ico Parisi (1916-1996), allievo di Giuseppe Terragni, progettista poliedrico e figura di spicco nello stile italiano degli anni ’50, la figura della moglie Luisa è stata centrale dal 1947 in poi. Curata da Roberta Lietti con un progetto espositivo di Cristiana Lopes e Giacomo Brenna, la mostra accende i riflettori su un centinaio di opere in vetro e ceramica realizzate dalla coppia tra gli anni ’60 e ’80, in collaborazione con prestigiose manifatture italiane, tra cui la vetreria d’arte Barovier&Toso e la manifattura di ceramica artistica vicentina Zanolli&Sebellin.
Architecture Now: New York, New Publics, 19 febbraio – 29 luglio, MoMA, New York
La mostra è la vetrina di un gruppo di architetti newyorchesi emergenti, presenta 12 progetti firmati da Adjaye Associates, Agency-Agency e Chris Woebken, CO Adaptive, James Corner Field Operations, Kinfolk Foundation, nArchitects, New Affiliates e Samuel Stewart-Halevy, Olalekan Jeyifous, Only If, Peterson Rich Office, SO – IL e SWA/Balsley, Weiss/Manfredi. Ogni progetto è accompagnato da un video realizzato dal regista Hudson Lines.
Norman Foster, 10 maggio – 7 agosto, Centre Pompidou, Parigi
Oltre 2.000 m² di spazio espositivo raccolgono un centinaio tra i progetti più iconici firmati dall’architetto britannico Norman Foster, figura di spicco dell’architettura mondiale, spesso considerato un capofila della cosiddetta corrente “high tech”. Un’ampia selezione dei suoi disegni, taccuini di lavoro, affiancati da modelli e prototipi, sono posti in dialogo con opere d’arte moderna e contemporanea che sono state determinanti per l’architetto. Fil rouge dell’esposizione è il progresso tecnologico che va di pari passo con un approccio ecologico sostenibile, segno distintivo di ogni opera di Foster.
Herzog & de Meuron, 14 luglio – 15 ottobre, Royal Academy of Arts, Londra
Autore di progetti del calibro della Tate Modern, del Bird’s Nest National Stadium di Pechino e del 1111 Lincoln Road a Miami Beach, lo studio di architettura fondato a Basilea nel 1978 presenta in questa mostra un’ampia selezione di progetti che comprende anche quelli ancora in lavorazione. Attraverso esperienze video e digitali, accompagnate da modelli, campioni di materiali e prototipi, il percorso espositivo invita il pubblico a esplorare la percezione dell’architettura nei suoi svariati contesti urbanistici, oltre a svelare il funzionamento interno dello studio, vincitore del Premio Pritzker nel 2001.
Skateboard, 20 ottobre 2023, The Design Museum, Londra
Curata dal designer industriale e skater Jonathan Olivares, si tratta della prima mostra che esplora l’evoluzione del design dello skateboard in modo così dettagliato. Attraverso una carrellata di esemplari di skateboard, fotografie e filmati accompagnati da colonne sonore originali, la rassegna racconta, dagli anni ’50 a oggi, i diversi modi in cui skaters e skateboard si sono adattati all’evoluzione degli spazi urbani, dai marciapiedi alle piscine, fino agli skate park, ormai diventati un genere architettonico.
Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma, 27 gennaio – 23 aprile, Triennale, Milano
Si tratta di una delle retrospettive più complete dedicata all’architetto, designer, scultore e accademico milanese, considerato uno dei progettisti italiani entrati nella storia dell’urbanistica internazionale. La mostra infatti raccoglie un’ampia selezione di materiali, messi a disposizione dalla Fondazione Angelo Mangiarotti. La carriera sessantennale di uno dei più grandi maestri italiani nel panorama dell’architettura e del design rivive così tra opere, progetti e documenti, molti dei quali sono esposti per la prima volta.
A cura di Elisabetta Canoro