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Incubatore di installazioni e opere composte da Inflatable & Balloon art. Un’experience exhibition nell’arte gonfiabile che accoglie i maggiori esponenti internazionali di uno dei movimenti Pop più acclamati al mondo. È la mostra Balloon Museum, aperta fino al 12 febbraio, a Milano, presso il Superstudiopiù di via Tortona 27. 

Claire Ashley, ENESS, Rub Kandy, Cyril Lancelin, Motorefisico, Penique Production, Plastique Fantastique, Quiet Ensemble, Karina Smigla-Bobinski, Max Streicher, Geraldo Zamproni, artisti e il collettivo internazionale, hanno creato un percorso espositivo originale e sorprendente…

Un mondo di bolle ma non solo. Un percorso virtuale e immersivo che pone lo spettatore al centro del processo creativo in cui le interazioni sono il mezzo per sviluppare contenuti inediti, capaci di coniugare arte e nuove forme di socializzazione contemporanee, che vanno al di là del mondo reale e sfociano in quello digitale.

Ogni sala è una scoperta, attraverso un oggetto ludico inserito in un contesto,  che coinvolge attraverso forme sorprendenti.  Arte, artista e pubblico si fondono e fanno insieme un viaggio nel mondo dell’arte gonfiabile che libera la fantasia.

L’aria, le forme arrotondate e colori accesi, invitano a vivere un’esperienza fuori misura. Gli spazi scelti vengono completamente invasi da opere monumentali dalle loro forme anticonvenzionali.

Fra le installazioni più spettacolari, ARIA, opera dello studio Pepper’s Ghost realizzata in occasione della mostra Pop Air. Interpretazione digitale dell’ inflatable art, avvolge il visitatore in una moltitudine di palloncini persi nel cielo e lo porta con sé in un viaggio attraverso l’esperienza metafisica della sospensione. Il sound design immersivo è studiato per riportare in suono le sensazioni che si creano attorno ai visitatori con la stessa intensità e profondità di un respiro fatto a chilometri di altezza con l’intenzione unica di vivere uno spazio senza limiti.

Pochi passi più in là ed ecco Hypercosmo: il cuore dell’intera esposizione. Hyperstudio porta in un nuovo macrocosmo, rivisitazione di un ambiente naturale in cui parte superiore e parte inferiore sono in diretta comunicazione e coinvolgono ciò che si trova al centro: l’uomo. Le proiezioni, i suoni e i movimenti di diversi elementi accompagnano l’esperienza: il cielo, il mare e la terra si fondano fino a coagularsi per lo spettacolo del ciclo della vita. Lo spettatore è invitato ad immergersi, a giocare e lasciarsi cullare da un ambiente candido.

Come suggerisce il nome, A Quiet Storm, “Una tempesta silenziosa” è un’installazione piena di contraddizioni. Qui la tempesta è leggera, morbida e l’infinità di sfere bianche che cadono a terra, come piccole bolle di sapone accarezza il pubblico. In questo stesso desiderio di combinare elementi organici e artificiali, gli artisti confondono i punti di riferimento e sfidano i sensi. Un’installazione immersiva ed esperienziale in cui si attraversa un ambiente che risveglia la meraviglia infantile, la magia delle piccole cose, un mondo che suggerisce presenze ultraterrene e la fragilità di tutto.

Airship Orchestra, infine,  è una mistica tribù di personaggi ultraterreni teletrasportati dalle stelle della notte, con la pelle segnata dal viaggio nella galassia e le voci come polvere di stelle. I visitatori sono invitati ad avvicinarsi ai personaggi, cin simpatici occhi a LED che lampeggiano e li  seguono…. e mescolarsi con loro, per immergersi nel suono volumetrico e nella pulsazione ritmica della luce. Ciascun personaggio produce una propria melodia che va a formare un coro a più voci; un’ esperienza sonora che immerge i visitatori in una partitura sorprendente. Il paesaggio sonoro generato e sincronizzato con la luce fa vivere un’avventura dinamica sia di giorno che di notte. La musica prodotta consente  di dare la propria interpretazione del luogo in cui l’orchestra si è materializzata.

di Stefania Lupi