Bethan Roberts racconta la grammatica del dolore, conquistando i lettori con questo suo romanzo edito da Frassinelli. È una vera esplosione di cieca violenza per un amore impossibile e per speranze deluse.
Quando avrò finito di scrivere brucerò tutto. Una cosa è affidare i propri pensieri a una pagina; tutt’altra cosa è lasciare quella pagina in giro perché chiunque la possa divorare con gli occhi.
Bethan Roberts “My Policeman”
Bethan Roberts ha riassunto il senso del suo ultimo romanzo, in una domanda “Se ami una persona sei pronto per cambiare, sconfiggendo te stesso?” Questo è quello che fa Patrick quando entra in guerra per Tom, un giovane uomo dal fascino irresistibile: cambia, si perde, si annulla, ma alla fine incappa nella sconfitta profetizzata da quella Inghilterra di fine anni Cinquanta, in cui l’omosessualità è condannata dalla società e dalla legge.
Come già nello splendido The Pools, che le è valso il Premio Jerwood/Arvon per giovani scrittori, Bethan Roberts racconta personaggi alla ricerca della propria identità in una sonnolenta cittadina di provincia, dove tutto scorre in maniera cadenzata, ma, dove ogni persona viene congelata nel proprio quotidiano di comfort zone. E qui che si innesca la trama, come un ordigno letale, e qui che senti che arriverà il tuono e sai che esploderà.
Il primo romanzo era ambientato nella Inghilterra centrale, negli anni ’80, in un sobborgo che non succede mai niente, e aveva al centro la storia di un ritrovamento di un cadavere di un adolescente, dove una mezza dozzina di vite si ritrovano improvvisamente a ruotare intorno a questo omicidio, perdendo il controllo e facendo apparire tensioni e terrori inconsci.
Questo si sposta Peacehaven, paese sulla costa meridionale dell’Inghilterra nella contea dell’East Sussex, e ha al cuore il rapporto tra un artista e curatore del museo del luogo e un poliziotto del distretto, che si rifugia in un matrimonio con una donna per avere un sicuro nascondiglio dove celarsi, fino a quando uno di loro non resisterà più. E le loro vite saranno spezzate.
Una storia struggente di un amore proibito, tra pregiudizi e desiderio di libertà, rimpianti, perdono che diventa una sofferenza che toglie una facoltà alla volta movimento, parola e pensiero, fino al triste epilogo. Bethan Roberts, come chiunque stia all’esterno, risolve con una cronaca spietata l’impossibilità di percepire il dolore altrui, ma, riesce a rendere quello, in modo indiretto nei lunghi silenzi di Tom. In questo romanzo ci sono molti gironi infernali che un amore costringe ad attraversare e che Bethan Roberts accuratamente descrive: la disponibilità degli affetti altrui, la solitudine che chiude come guscio e lascia prigionieri di niente. Non è spoiler rilevare che Patrick si ammalerà e che questo accada a tre quarti del romanzo, destabilizzando molti lettori, che hanno trovato incongrua l’esplosione mentale, successiva del personaggio femminile narrante.
Accadeva anche nel romanzo precedente. Il meccanismo ad orologeria è lo stesso: donne frustrate scaricano la colpa su altri, più fragili, fanno loro del male e non tutte ne pagano le conseguenze. Dalla tempesta finale scatenata da Bethan Roberts esce in piedi sempre un solo personaggio, qui è Marion, con la sua presunzione romantica e che l’amore basterà a cambiare il corso delle cose, ma che la renderà non perdonabile, ma anche libera di espatriare dalla livida provincia.
In due soli romanzi si può intuire che Bethan Roberts è un’autrice raffinata e spesso inquietante, che ci attira verso angoli oscuri e conosce due sole forme di liberazione: l’amore e il sacrificio, realizzato attraverso la dedizione in primis e la rinuncia in seguito. È un soffio vitale alto quello che sale dalle sue pagine, ma è così che possiamo prepararci alla vita che ci capiterà o ci è già capitata, preparandoci a cambiare per chi amiamo. Se ne saremo capaci.
Era come se la vita potesse continuare solo a condizione di mantenere il silenzio assoluto. Se l’avessi tastata, se ne avessi sondato i limiti, la ferita non si sarebbe mai rimarginata.
Bethan Roberts My Policeman”
Nel settembre del 2020 è stato annunciato che Amazon Studio avrebbe prodotto un adattamento cinematografico del romanzo con la regia di Michael Grandage, e la sceneggiatura di Ron Nyswaner, con Harry Styles ed Emma Corrin ed David Dawson nel ruolo dei protagonisti.
La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale 11 settembre 2022 in occasione del Toronto Inernational Film Festival, mentre l’uscita del film nella sale cinematografiche statunitensi è avvenuta in distribuzione limitata dal 21 ottobre 2022 e successivamente il film viene reso disponibile anche per tutti gli altri Paesi del mondo su Prime Video dal 4 novembre dello stesso anno. Buona lettura o buona visione.
di Alberto Corrado