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Un modello di turismo sostenibile e attento alla salvaguardia della biodiversità ambientale. Un impegno concreto che da sempre è obiettivo del  Gorgonia Beach Resort, immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale Wadi el Gemal, in Egitto.
Una iniziativa di refunding che avviene grazie alla collaborazione dell’EIECP – Egyptian Italian Environmental Cooperation Project – entrato nella Fase III, il cui fine ultimo è aiutare l’Egitto nello sviluppo sostenibile di aree protette attraverso la conservazione, la tutela e la rigenerazione delle preziose risorse naturali locali.

Sulla base dei risultati delle fasi precedenti dell’EIECP e del progetto SEPA (Strengthening Egyptian Protected Area), la Fase III mira a sviluppare ulteriormente il Sistema delle Aree Protette egiziane (Egypt’s PAs system) con metodologie di creazione di reddito all’interno e intorno alle aree protette. L’EIECP III agevolerà l’impiego di risorse per la sostenibilità finanziaria delle aree protette egiziane e ne promuoverà gli sforzi di conservazione e sviluppo sostenibile.

L’obiettivo è rafforzare l’interrelazione tra le risorse naturali e culturali e il sostentamento delle comunità locali nelle aree protette di Wadi el Gemal e Fayoum.

Il Parco Nazionale Wadi el Gemal – ovvero “la valle dei cammelli” – è parte integrante del Gorgonia Beach Resort. Con i suoi 7000 kmq, il Parco è situato a circa 45 chilometri a Sud di Marsa Alam ed è una delle più grandi valli del Deserto Orientale o Deserto Arabico, nome con cui viene indicata la regione compresa tra il Nilo e il Mar Rosso. Al suo interno si trovano le più antiche miniere di smeraldi del mondo, numerosi siti archeologici e diversi ecosistemi.

Dal 2003 è Parco Nazionale costituito da una parte terrestre e da un’importante area marina che si estende su 120 km di costa con una stupenda barriera corallina; fanno parte del Parco anche 5 isole sulle quali non si può attraccare ma solo fermarsi per lo snorkeling. Il parco è l’ambiente ideale per lo sviluppo di flora e fauna: si possono infatti ammirare oltre 120 tipologie di piante, 500 specie di animali, più di 200 di coralli e 45 di uccelli residenti, 150 tipologie di pesci e 8 di seagrass. Il Parco ospita inoltre una comunità di più di 200 delfini (specie Stenella) concentrati soprattutto nel reef di Samadai nella Dolphin House. Il parco è attraversato da una pista, ancora oggi percorribile, che collegava l’antico porto tolemaico e romano di Berenice alla Valle del Nilo. E all’interno del parco vive ancora oggi una comunità di beduini, appartenente alla tribù dei beduini Ababda.

Il Gorgonia Beach Resort si inserisce all’interno di questo territorio che ospita un tessuto culturale e sociale millenario. “La nostra attività è da sempre integrata con la comunità locale e rappresenta per quest’ultima una risorsa di sviluppo e benessere” dichiara Johannes Girardi del Gorgonia Beach Resort.Ci siamo impegnati fin da subito a mettere in atto iniziative e progetti a supporto della popolazione locale degli Ababda con corsi per lo sviluppo di nuove competenze, la creazione di posti di lavoro, il miglioramento del reddito per le donne e le famiglie, l’accesso all’acqua e all’istruzione”.

“Siamo davvero lieti di rinnovare la collaborazione tra il nostro progetto, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e il Gorgonia Beach Resort su vari temi, tra cui il sostegno a progetti comunitari e la formazione linguistica delle comunità locali” dichiara la dott.ssa Yousria Hamed, responsabile del progetto dell’Egyptian-Italian Environmental Cooperation.

Grazie alla propria attività, all’impegno dedicato alla difesa dell’ambiente e ad una formula di turismo ecosostenibile, il Gorgonia ha ottenuto la certificazione Green Star del Ministero per l’Ambiente Egiziano. Il resort è eco-friendly ed eticamente sostenibile per le azioni di sostegno alla popolazione locale e di rispetto ambientale: la stretta collaborazione tra la proprietà della struttura, gli Ababda e il Parco Nazionale Wadi el Gemal viene portata avanti concretamente attraverso l’organizzazione di attività come escursioni con guide locali e altri progetti sovvenzionati dal Resort.

Gli aiuti finanziari del Gorgonia Beach Resort negli anni sono serviti all’ammodernamento dell’unica scuola elementare della comunità locale e del sistema di scorta d’acqua potabile per gli Ababda. Sono stati inoltre sovvenzionati corsi di lingua, microcredito e sartoria. Inoltre, per veicolare maggiormente la storia e le tradizioni degli Ababda, il Gorgonia Beach Resort ha creato anche un piccolo museo della cultura beduina nel cuore del deserto.

Durante il periodo della pandemia il Gorgonia ha dato aiuti concreti alla comunità locale ristrutturando e organizzando al meglio il centro medico esistente nel villaggio di Abo Ghosoun, dove oggi risiedono circa 150 nuclei famigliari. Molto importante è stata anche l’organizzazione di corsi per la produzione di miele dalle mangrovie, che crescono sui litorali bassi delle coste marine, e dalle acacie e altre piante che sopravvivono nel deserto. Grazie al successo riscosso dall’iniziativa, la Cooperazione Italiana porterà avanti il progetto di apicoltura con le donne Ababda per la produzione di miele e altri prodotti pregiati che potranno essere rivenduti per generare reddito per sé stesse e per le proprie famiglie.

www.gorgoniabeach.com

IG @gorgoniabeachresort

di Stefania Lupi