Una donna delicata ma allo stesso tempo spietata, in lotta eterna con sé stessa. Divisa tra l’accogliente e ordinata visione dei suoi spazi quotidiani, la casa, il giardino, e la fascinazione del proibito, dei viaggi in terre lontane, la trasgressione che promana dal mondo di fuori, terribile e pericoloso.
Sospesa tra sottili inquietudini e pensieri, si insinua in lei, dolce e crudele, atteso e temuto, il confronto con se stessa. Attanagliata dal senso di colpa, non si dà nessuno spiraglio al mondo esterno, oltre la tenera siepe di bosso che cinge amorevolmente la casa. L’infanzia ormai negata rivive come pallida ombra nelle piccole cose custodite con gelosia, nei rituali rassicuranti che scandiscono questa esistenza liminare nel castello, in un’ansa sospesa nel tempo, dove ogni giorno muore nell’altro, immutato.
A questa donna tormentata, dalla personalità malata ed affascinante dei personaggi femminili tratteggiati dalla scrittrice americana Shirley Jackson nel romanzo “Abbiamo sempre vissuto nel castello” è ispirata la collezione S/S 2023 di Gentile Catone.
La scelta del nome “Digitale purpurea” per la collezione è un omaggio al poemetto omonimo di Giovanni Pascoli, in cui due donne, la bionda Maria e la bruna Rachele, rievocando la loro giovinezza vanno con la mente alla digitale purpurea, il fiore proibito nell’orto chiuso del convento, dall’odore dolciastro e stregato, per attrarre le sue vittime. La digitale purpurea simboleggia quindi quella contrapposizione tra candore e attrazione per l’ignoto e il pericolo che è il leitmotiv dell’intera collezione.
Gentile Catone ripercorre il dissidio interiore della figura femminile attraverso una collezione sdoppiata a livello di stampe su due piani contrastanti, il dentro e il fuori, il noto e il proibito, la monotonia e la fuga.
Tinte pastello si alternano a toni più marcati quali il ciliegia e il turchese; floreali che ricordano le chinoiserie di case d’epoca presentano geometrie inaspettate dal twist energico, mentre paisley dal sapore esotico rimandano a sogni d’evasione.
La scelta dei tessuti risponde all’immaginario della collezione: popeline e popeline elasticizzato sono i prescelti per abiti, camicie e gonne, mentre gabardina di cotone e popeline nylon touch vengono utilizzati per pantaloni dal taglio sartoriale. Il twill di seta dà un tocco frusciante alle stampe floreali nei completi pigiama, camicia e pantalone, o nell’abbinamento camicia regular e gonna a pieghe, modellistica caratteristica del marchio. Il crêpe marocaine e la georgette di viscosa , invece, sono i tessuto selezionati per abiti fluidi, a vestaglia o dal taglio arricciato sotto il seno. Tutti i tessuti utilizzati sono ecosostenibili, secondo la filosofia che ha sempre improntato il brand.
di Stefania Lupi