Donatella Versace ancora una volta è protagonista del suo tempo portando in scena una moda fatta di abiti e top attraversati da tagli e da pattern grafici.
Il gotha della moda internazionale aspetta sempre di radunarsi in casa Versace per ammirare quello stile, senza aspre strettoie del concettualismo.
Il divertimento con una dose di spregiudicatezza e tanta gioia di vivere sono sempre stati i codici della donna Versace che ama abiti e top attraversati da tagli e da una serie di intrecci di pattern grafici.
“Ho sempre amato le donne ribelli” ha dichiarato Donatella, tramite un suo comunicato stampa “Una donna sicura di sé, intelligente e un po’ diva che indossa pelle, borchie e denim sfrangiato e ha una personalità tale da poterli mixare con lo chiffon, il jersey e persino una tiara.”
Una donna forte, indipendente e misteriosa come nei primi look dello show dove sono apparse la bellissima Adut Akech, modella sudanese, vincitrice di due anni consecutivi come Model of the Year, che indossava una giacca da biker con frange, come una seconda pelle, aperta su un bustier e minigonna, o la multirazziale Leona Anastasia Walton, soprannominata Binx in onore del personaggio di Star Wars, che ha catturato la scena con un completo di bralette e jeans a vita bassa.
Sulle note di Sex to the Devil di Icky Blossom arriva anche il colore monocromatico dove il fucsia elettrico e viola diventano protagonisti per abiti in jersey che sembrano liquidi o per quelli da sera in molte varianti, senza spalline e con più frange sul punto vita, o sinuosi con cappuccio ad anello.
Le stampe, simbolo iconico della Maison, acquistano un’oscura luminosità nei toni del viola orchidea e del rosa tropicale, mentre la stampa multi-logo “Versace on Repeat” assieme ai motivi tropicali e zebrati si fondono impetuosamente o sono integrati attraverso il pizzo laminato, il fil coupè, l’intarsio o le finiture con borchie metalliche.
Quest’ultime le ritroviamo nei pantaloni cargo, nelle giacche di pelle, trafiggendo la delicatezza del pizzo in un ennesimo gioco di opposizione tra i materiali, evocando la silhouette di Biba, simbolo di stile e portavoce di una rivoluzione che dalla Swinging London si è allargata a macchia d’olio.
Prima della fine dello show è ritornata la sezione dedicata al contrasto tra luce ed ombra come la camicia trasparente arricchita di ricami di jais sotto uno splendido tailleur pantalone con giacca sagomata, indossata dalla top-model Maricarla Boscono.
Un altro coup de thèatre è stato quello inscenato da Paris Hilton, altro simbolo di icona pop, ha incantato la platea indossando un minidress di maglia metallica rosa.
di Alberto Corrado