Illuminato dalle cento iconiche finestre affacciate sul bacino di San Marco, il Londra Palace Venezia si presenta oggi in una nuova elegante veste, nel segno della contemporaneità e della luce. Da dieci anni l’unico Relais & Châteaux della Laguna, la storica dimora ha inaugurato nel lontano 1853 e, attraverso epoche diverse, annessioni e ristrutturazioni, arriva ad essere negli anni ’70 l’Hotel Londra Palace.
Oggi dopo quasi 170 anni, l’hotel continua ad accogliere viaggiatori da ogni parte del mondo, nelle sue 52 camere tutte diverse l’una dall’altra, con un nuovo naming e un inedito contemporaneo look & feel, che se, da un lato, coinvolge tutti gli asset dell’hotel, dall’altro, ne lascia inalterata l’anima unica e magica, come quella di Venezia.
Il DNA inconfondibile di questa iconica dimora, è stato riletto e rinnovato in una chiave interpretativa autentica e attuale, sempre rispettosa degli standard dell’alta ospitalità che la città vuole offrire.
Così, l’Hotel Londra Palace diventa, oggi, il Londra Palace Venezia, con un naming rinnovato che sottolinea con maggior forza la magnificenza della sua localizzazione.
Il nuovo interior design è frutto di una minuziosa ricerca storica e diventa espressione e protagonista della Venezia contemporanea che porta a nuova vita la propria storia e stile: le sete, i velluti e broccati utilizzati all’interno dell’hotel, infatti, sono chiaramente individuabili come gli elementi tradizionali locali, quelli nati ispirandosi dallo studio dei dettagli ritrovati nelle dimore storiche venete. Questi tessuti, tuttavia, sono stati ridisegnati aggiungendo alle linee storiche stilizzazioni geometriche e figure astratte; l’essenza dell’antico è ancora presente, ma in una forma più leggera e dinamica che oggi incontra l’anima della città.
Alla guida della dimora e di tutto il team di professionisti che si dedicano con passione e dedizione all’ospitalità, il Maître de Maison Alain Bullo, testimone e voce narrante – da oltre 20 anni – della costante evoluzione di Venezia e del corale senso di ospitalità del Londra Palace Venezia, che afferma: “La nostra dimora, per scelta e DNA è da sempre aperta alle contaminazioni di Venezia nell’ottica di uno scambio mutevole: per rendere omaggio a chi ancora ci vive ma anche per chi arriva da lontano. Siamo profondamente legati alla nostra città ma consapevoli dei cambiamenti in atto facendoci promotori – anche culturali – della Venezia del presente e del futuro. Mettiamo la nostra passione, sensibilità ed esperienza a servizio dell’ospite, accogliendolo non solo come viaggiatore della nostra dimora, ma con la volontà di renderlo parte attiva di questa magnifica e multiforme città”.
In questa cornice si trovano oggi nuovi complementi d’arredo, sodalizio tra storia e futuro – dai lampadari di Fortuny ai vetri di Murano – realizzati dai maestri artigiani locali, con nuove forme e colori.
Fin dall’arrivo dal Bacino di San Marco, in Riva degli Schiavoni, la Lounge si presenta come un nuovo – antico salotto veneziano, in cui si stagliano le inserzioni di design dei lampadari di Murano e gli specchi d’antan, capaci di catturare quella potentissima luce naturale della laguna, riproiettandola in tutti gli ambienti interni della dimora. Le ricercate sedute di velluto color bruno, poi, danno vita ad un vero e proprio luogo di ritrovo, aperto agli ospiti dell’hotel e a nuove contaminazioni da parte della città.
L’espressione di questa rilettura si vive anche nelle 4 nuove suite – tra cui 2 signature: la Suite Verne e la Suite Borges, che rendono omaggio allo scrittore francese Jules Verne e al poeta e letterate Jorge Luis Borges, due tra le molte illustri menti che hanno soggiornato in hotel. Entrambe le suite offrono nuovi spazi totalmente rimodulati per vivere nel più totale comfort ogni singolo momento della giornata, mentre le grandi iconiche finestre incorniciano la bellissima Isola di San Giorgio.
Chiare e avvolgenti le palette degli ambienti, dal panna per pareti e rivestimenti, al glicine o al grigio per i nuovi tessuti tesati, fino ad arrivare al morbido noce del parquet e ai velluti, voluttuosi, dai colori più intensi. Gli arredi dal design contemporaneo riflettono una ricerca di eccellenza e coerenza di dettagli che non vogliono trasformare le suite in spazi museali, ma renderli ambienti esclusivi dove si è circondati dal fascino declinato in tutte le sue forme: le luci, i colori, i materiali e l’incanto della storia.
Il Londra Palace Venezia presenta anche il nuovo Executive Chef Daniele Galliazzo, da quest’anno alla guida di tutta la proposta gastronomica dell’hotel e del LPV Ristorante, propone una doppia carta, per il pranzo e per la cena: è quindi LPV Bistrot la formula per un lunch leggero e sfizioso, con proposte anche vegetariane mentre l’LPV Ristorante è il percorso di fine dining per chi vuole esplorare i gusti della tradizione veneta. Entrambi i menu hanno un forte legame con il territorio locale e regionale, nel rispetto delle tradizioni, e della stagionalità – una cucina solo apparentemente semplice volta a enfatizzare gli ingredienti in consistenza e sapori.
Immancabile l’LPV Bar dove spicca l’Head Bartender Marino Lucchetti, storica figura della mixology internazionale, da 18 anni in hotel, che reinterpreta in chiave personale alcune tra le più famose miscele. Un esempio? L’Americano 4.1, cocktail signature con quattro tipi di vermouth e quattro tipi di bitter in diverse proporzioni, per un blend inedito.
Punti di osservazione privilegiati della magnifica città sono gli importanti spazi esterni: il dehors sulla Riva degli Schiavoni che accoglie gli ospiti dalla prima colazione fino a tarda serata e l’altana – la più alta a Venezia – che consente di ammirare una visuale unica che, a perdita d’occhio, spazia dalle isole lagunari fino alle Dolomiti.
a cura di Elisabetta Canoro