La moda come forza di pacificazione sociale è in grado di mediare i conflitti e immaginare un futuro oltre la crisi. Nell’ambito delle attività svolte dall’Università Iuav di Venezia a sostegno dell’Ucraina, nasce la collaborazione a Hope Fashion, progetto promosso da Confindustria Ucraina, Consolato Onorario delle Tre Venezie e Fondazione Hope.
Si tratta di un’occasione speciale di networking e di solidarietà che vede i corsi di laurea in Moda dell’ateneo veneziano impegnati a fianco dei designer indipendenti ucraini con l’obiettivo di mantenere in vita la creatività e le filiere di produzione e distribuzione in questi tempi difficili.
Il conflitto tra Ucraina e Russia ha indebolito i contatti e le reti di distribuzione della moda, rendendo urgente l’apertura di nuovi mercati per la sopravvivenza di questo importante settore dell’economia ucraina e della sua industria. Attraverso stage, workshop e presentazioni, le studentesse e gli studenti, con la supervisione scientifica di Alessandra Vaccari, referente del curriculum Moda della laurea magistrale in Arti visive e Moda Iuav, saranno coinvolti nello sviluppo di strategie e azioni progettuali volte a promuovere l’identità creativa e le collezioni di una selezione di marchi di moda ucraini, che saranno presentati in occasione della settimana della moda di Milano e dell’Ukraine Fashion week.
Il rettore Iuav Benno Albrecht, che ha promosso il progetto di cooperazione, commenta: «Il nostro Ateneo è fra i primi in Europa a offrire il proprio contributo ai territori dell’Ucraina. La moda ha un ruolo importante per creare una comunità solidale. L’adesione al progetto Hope Fashion esprime l’attenzione del nostro Ateneo nel prendersi cura dell’altro e delle emergenze del mondo, lavorando e costruendo per la pace».
Per Sebastiano Toson, Project Manager Art, Fashion, Design di Confindustria Ucraina, «il progetto Hope Fashion nasce per dare luce e opportunità alla bellezza e al coraggio ucraino, per valorizzare l’alta qualità, il rispetto per le tradizioni e l’amore in ogni dettaglio, anche grazie al sistema della moda italiano di cui la formazione universitaria è un anello importante».