Dalla Costiera Amalfitana alla West Coast, passando per il Sud America e l’Europa Centrale, nove nuovi associati si uniscono alla grande famiglia di Relais & Châteaux, 580 hotel e ristoranti in cinque continenti che, dopo i 7 nuovi associati votati nel mese di aprile, crescono ancora. Tutte strutture di qualità, hotel di charme e ristoranti gastronomici, valutati sulla base di 500 criteri, dal servizio all’accoglienza, dalla cucina alla sostenibilità e integrazione con il territorio, il suo eco-sistema produttivo e la comunità locale.
Tra le new entry, Borgo Santandrea hotel 5 stelle di Amalfi che porta a 51 il numero degli associati a Relais & Châteaux in Italia, per un totale di 40 alberghi e 11 ristoranti senza camere. “Siamo estremamente orgogliosi di entrare a far parte dell’associazione Relais & Châteaux, di cui condividiamo pienamente mission e valori, gli stessi che abbiamo sposato interamente nella realizzazione del nostro progetto”, commenta il Maître de Maison Maurizio Orlacchio, General Manager & co-owner di Borgo Santandrea.
“Borgo Santandrea è il risultato di una sfida entusiasmante, un ambizioso progetto di due famiglie di albergatori indipendenti, De Siano e Orlacchio, legati da una profonda conoscenza del mondo dell’ospitalità che si tramanda da tre generazioni e da un solido rapporto di amicizia. Borgo Santandrea è la nostra casa, una residenza sul mare, che ha riunito tanti artigiani, artisti e brand italiani iconici per creare un’atmosfera unica in cui il design anni ’50 si fonde con il classico stile mediterraneo. Allo stesso tempo, è espressione di un’architettura accessibile e sostenibile. Oggi 8 ascensori rendono possibile il raggiungimento di quasi ogni angolo di Borgo Santandrea, dalla suggestiva terrazza in cima all’hotel fino alla spiaggia privata e un nono ascensore è in fase di completamento”.
Il progetto di ristrutturazione, durato 4 anni, ha valorizzato l’eccellenza della maestranza locale e italiana, dando voce ai piccoli artigiani che hanno realizzato vere opere d’arte più che elementi di arredo, impiegando tecniche millenarie e tramandando tradizioni culturali del territorio.
Le altre 8 dimore sono in Francia, Germania, Paesi Bassi e oltreoceano in California, Sudafrica, Argentina e Messico; ciascuna declina, nel rispetto delle tradizioni del suo territorio di appartenenza e secondo la peculiare filosofia dei propri Chef e Maître de Maison, l’invito a vivere esperienze uniche all’insegna dell’Art de vivre che contraddistingue l’Associazione dal 1954, anno della sua fondazione.
Relais & Châteaux Borgo Santandrea, Amalfi, Italia
Splendido hotel a cinque stelle, a 90 metri d’altezza su una scogliera a strapiombo sul Mediterraneo, sovrasta un antico villaggio di pescatori: non stupisce quindi che le sue ventinove stanze e le quindici suite offrano una vista mozzafiato. Rinnovandolo da cima a fondo, i proprietari hanno voluto integrare tecnologie all’avanguardia per ridurre drasticamente i consumi energetici e si sono ugualmente impegnati a limitare gli sprechi ed eliminare la plastica. Inoltre, la maggior parte degli arredi e degli elementi decorativi, come le maioliche, provengono da atelier artigianali locali. Lo stesso approccio responsabile è presente in cucina, con un approvvigionamento che avviene prevalentemente da produttori e fornitori locali. Spiaggia privata, piscina, spa, bar e ristoranti contribuiscono ad accrescere lo charme di questo piccolo gioiello della costiera amalfitana.
Relais & Châteaux Aramburu, Buenos Aires, Argentina
Dopo aver imparato l’arte nei più famosi ristoranti del paese, Gonzalo Aramburu apre nel 2019 il suo ristorante in uno degli angoli più pittoreschi della Recoleta, quartiere chic di Buenos Aires dalle affascinanti architetture fin de siècle e inizio Novecento. Gli arredi, in un dégradé di tinte scure e sottolineati da un’illuminazione soffusa, sono in perfetta armonia con la vivacità del luogo. L’unico menù degustazione, composto da venti portate, è preparato in una cucina aperta e racchiude prodotti di stagione di provenienza locale, esaltati da vini straordinari. Gli ospiti possono iniziare il pasto nella sala al pianterreno, per poi essere invitati da un personale sempre sorridente e premuroso a concluderlo al piano superiore. Il desiderio dello chef Gonzalo Aramburu è uno solo: essere ambasciatore dell’eccellenza culinaria argentina e dei suoi magnifici vigneti.
Relais & Châteaux Huniik, Merida, Yucatan, Messico
Lo chef Roberto Solís è un autodidatta e un fervente sostenitore della cucina regionale del suo nativo Yucatán, che affonda le proprie radici nella civiltà maya. Il suo desiderio è di far risplendere la gastronomia messicana e proporre un’esperienza cortese e premurosa. Per raggiungere il suo obiettivo, ha aperto il ristorante Huniik, in società con il noto designer cubano Jorge Pardo. Per interpretare la cucina dello chef, Pardo ha immaginato per lui un dècor ispirato ai cenotes messicani. La struttura segue una politica zero scarti, secondo la filosofia dello chef.
Huniik valorizza i piccoli produttori della penisola, impegnati in un approccio produttivo ragionato, e presenta nel menù unicamente prodotti stagionali e caratteristici della regione, come il mais, raccolto giorno per giorno. Il fine ultimo di questo progetto è quello di rendere sempre più visibili le ricchezze del territorio e gli agricoltori della regione, un obiettivo in linea con gli impegni di Relais & Châteaux.
Relais & Châteaux Mélisse, Los Angeles, California, Stati Uniti
L’aver vissuto la propria infanzia e adolescenza tra Santa Monica e Venice Beach, con una madre che si occupava di ristorazione e una nonna francese che adorava cucinare, è stato decisivo per la nascita della vocazione culinaria di Josiah Citrin. Ricompensato con due stelle nella Guida Michelin, lo chef continua nella sua ricerca dell’eccellenza proponendo ai propri ospiti di vivere, in un ambiente realizzato da artigiani locali, un’esperienza gastronomica esclusiva.
Con appena cinque tavoli e quattordici coperti, lo chef propone un servizio unico e parallelo, un ambiente musicale personale che attinge dalla sua collezione di vinili e un accordo reinventato tra piatti e vini. Lo chef si rifornisce da agricoltori della Napa Valley, privilegiando la qualità, per declinarla in un menù degustazione in nove portate nelle quali la creatività è al centro dell’esperienza.
Relais & Châteaux La Scène, Parigi, Francia
Una storia di passioni e famiglia, quella di questo indirizzo epicureo nel noto quartiere di Matignon, a Parigi, che a soli quattro mesi dalla sua apertura ha già ottenuto due stelle Michelin. La sua chef e proprietaria, Stéphanie Le Quellec, è una donna di carattere, che mette le sue équipe sempre al primo posto. Propone un menu breve, profondamente francese, che omaggia i produttori. Valorizzare i prodotti che la emozionano, esaltare il lavoro di artigiani e produttori, cucinare responsabilmente: sono questi i suoi valori fondanti. Nel cuore dell’elegantissimo VIII arrondissement, Stéphanie Le Quellec miscela sapientemente alta gastronomia, eccellenza e semplicità: si muove all’interno della cucina aperta de La Scène come su un palcoscenico, trasmettendo emozioni attraverso i suoi piatti.
Relais & Châteaux Château de Maubreuil, Carquefou, Francia
Questo boutique hotel a cinque stelle non lontano da Nantes, ha alle spalle una storia impareggiabile, raccontata da mura che evocano numerosi viaggi e aneddoti. Dimora di un armatore corsaro, poi di un avventuriero, quindi del marchese di Dion, pioniere dell’industria automobilistica francese e della pubblicazione delle mappe automobilistiche (attività poi ceduta a Michelin), questa bella dimora del XVII secolo si trova al centro di un parco alberato di quattordici ettari con un giardino in permacultura. Le camere portano nomi evocativi: Nuits birmanes, Jardins de Babylone, Carnaval à Venise, ecc. Il ristorante gastronomico, La Table du Marquis, è gestito con brio dallo chef Quentin Gallouedec, che rivendica orgogliosamente le proprie radici bretoni. Il viaggio continua con un momento di benessere nell’intima spa Cinq Mondes. Una tappa romantica, autentica, nel Pays de la Loire, in un luogo che vibra di emozioni.
Relais & Châteaux Morukuru Family de Hoop, De Hoop, Sudafrica
A tre ore da Cape Town sorge questo lodge di design, con cinque suite e una villa, incastonato in una riserva incontaminata con dune di sabbia popolate da fenicotteri rosa, struzzi, zebre e antilopi. Di fronte si staglia l’oceano Indiano, dove da giugno a metà ottobre è possibile assistere alla migrazione delle balene. Per la costruzione del lodge, i proprietari hanno scelto di utilizzare principalmente materiali naturali e riciclati e di ridurre al minimo i consumi energetici. Nel ristorante, gli chef del luogo privilegiano prodotti e vini locali, mentre l’équipe, animata dalla passione per questo mestiere, si prende cura degli ospiti con una grande attenzione ai dettagli per offrire un’esperienza memorabile. Diverse attività, tra cui i safari, mirano a sensibilizzare gli ospiti sulla protezione e la scoperta dell’ambiente, della flora e della fauna.
Relais & Châteaux Central Park Voorburg, Voorburg, Paesi Bassi
Antica residenza del XVIII secolo, con un’architettura tipica delle costruzioni della regione, questo hotel a quattro stelle con sole quattordici suite gode di una posizione privilegiata: si trova infatti proprio accanto a un parco in cui vagabondano i cervi, ad appena sette chilometri da L’Aja. Un rifugio di campagna, con il bonus della cucina bistronomica degli chef Tim Bood ed Hette Hettema.
La missione del nuovo proprietario e Maître de Maison è di trasformare, poco a poco, il boutique hotel così da poter rispondere alle aspettative dei clienti, affrontando al contempo le problematiche ambientali, sempre preservando la qualità. Nel ristorante, che gode di un suggestivo panorama sul parco, lo chef propone un menu creativo a base di prodotti freschi, in cui pesce e frutti di mare provenienti della vicina costa sono protagonisti incontrastati.
Relais & Châteaux Hôtel & Restaurant Purs, Andernach, Germania
Situato nel quartiere storico di Andernach, sulla riva sinistra del Reno, Purs è un luogo ricco di armonia. Armonia tra l’architettura tradizionale, la dimensione eccezionale della nuova ala e la decorazione contemporanea firmata dal noto designer belga e grande collezionista di antichità Axel Vervoordt. Armonia del giardino a corte, nel quale sbocciano fiori selvatici. Armonia del ristorante gastronomico, due stelle Michelin orchestrato dallo chef Christian Eckhardt che sceglie prodotti regionali e quelli stagionali per proporre una cucina creativa, ma leggibile e accessibile.
a cura di Elisabetta Canoro