Virginie Viard crea una collezione Couture, dove il fil rouge è l’incontro tra arte visuale e arte sartoriale.
Il circolo equestre de L’Étrier de Paris, in the Bois Boulogne, è diventato il set dello show della Couture autunno inverno 2022/2023 di Chanel, disegnata da Virginie Viard.
Un allestimento giocoso, che continua quel fil rouge creato a gennaio grazie a Xavier Veilhan, artista poliedrico, che ricerca costantemente l’iterazione con lo spettatore, più che la creazione di oggetti, in quanto tali.
Le sue sculture, in questo caso tubi gonfiabili e ruote in movimento, si rivolgono non tanto alla estetica rappresentativa della forma, ma alla rappresentazione della sua idea, all’esperienza che ogni forma esercita perché codificata nella memoria collettiva della storia dell’arte, proprio come la Maison Chanel nella storia del costume e moda.
Un percorso che ci introduce a scale e pedane guida dove le modelle incedono con stivali alti e cappelli oversize pronte a incarnare l’universo creativo della collezione, che prende forma tra tailleur in lana bouclè in colori brillanti, cappotti soffici che si estendono in volumi di pieghe di voile, giacche avvitate da cinture abbinate a gonne a ruota. La sera è un vero tripudio di bagliori argentei dei gown o dagli abiti corolla, mentre chiude lo show tra applausi “une robe de mariée” indossato e interpretato da Jill Kortleve, conosciuta su Istagram come Jilla Tequila, per la sua bellezza magnetica e i canoni obsoleti delle taglie da campionario.
Un’altra visione, senz’altro, alla base della visione moderna di Virginie Viard e non c’è dubbio che le sue collezioni sono profondamente contemporanee, capaci di veicolare la loro raffinata essenzialità i confini di quello che è vero nel mondo della moda.
di Alberto Corrado