Giorgio Armani immagina un cesto, simbolo del primo Emporio Armani, come un contenitore di possibilità che portano in città lo spirito della vacanza.
La collezione Emporio Armani, marchio che da sempre Giorgio Armani immagina come un contenitore di possibilità, è simile a una cesta di vimini intrecciato contenente numerose sorprese per un uomo che sceglie l’immediatezza e la leggerezza per vestirsi.
“Nel mio primo Emporio, in via Durini, alcuni prodotti erano esposti in ceste intrecciate, e il pubblico poteva prenderli e sceglierli come preferiva.” dichiara Giorgio Armani, andando indietro con gli anni e i ricordi “Era una piccola trovata, ma piena di energia. Questa collezione è come una di quelle ceste piene di possibilità che ciascun uomo potrà esplorare, giocando e osando. Mi piace creare questa connessione con il mio pubblico, perché la moda è un continuo dialogo»
La camicia è la protagonista indiscussa, che abbinata a pantaloni morbidi tagliati nello stesso tessuto, ci fa pensare al gesto rituale del vestire con naturalezza, durante i tempi estivi.
Questa libertà dell’estate si traduce in giacche dai sentori di uniforme, nei volumi che sfiorano appena il corpo, lasciando trasparire le fessure e le aperture verticali, in pantaloncini accorciati, nelle tute che scoprono le gambe, mentre i blazer decostruiti si arricchiscono di nuove versioni jacquard che scivolano su pantaloni plissé per party, all’ombra delle palme.
I colori sono vivi e naturali: dalle tinte di un cielo terso al bianco della luce accecante che sfuma nell’azzurro, il blu del mare al nero della notte.
Ai piedi sabot di gomma ondulati che suggellano lo spirito di un’estate da vivere anche in città, con un cappellaccio a tesa larga da pescatore, per ripararsi dal riverbero del sole.
Sorridente dietro le quinte continua a parlare di quella libertà dell’estate che per alcuni si può tradurre in poca cura, ma per lui è una dimensione composta e rilassata anche se siamo spensierati ed esuberanti, perché vestirsi è anche divertirsi.
di Alberto Corrado