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“Barcellona mette insieme la miglior raffinatezza delle città mediterranee con la cultura e il design delle città del freddo Nord”. Si legge così sulla pagina turistica del quotidiano britannico The TelegraphBarcellona è la miglior città del mondo. La città catalana si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento per tanti aspetti a cominciare dalla cultura e la gastronomia, ma anche per la sua storia e l’ospitalità cinque stelle, i ritmi di vita rilassati, le tante ore di sole  all’anno (ben 2591).  E ancora, per gli aspetti inclusivi per le comunità Lgtbi e le spettacolari spiagge ma anche per la qualità dell’aria, il numero dei monumenti dichiarati patrimonio mondiale dall’Unesco (9), dei musei (oltre 100) e delle gallerie d’arte, dei ristoranti stellati (19) e della distanza tra il centro città e l’aeroporto (11 km).

“Barcellona si reinventa continuamente con proposte innovatrici e sostenibili pensate in modo perfetto per garantire esperienze uniche a ogni viaggiatore italiano”. È il commento di Isabel Garaña, Console Aggiunto e Direttrice dell’Ente Spagnolo del Turismo di Milano, alle tante novità del capoluogo della Catalogna. La prima riguarda i percorsi letterari, nuova scommessa turistica che serve a promuovere l’identità e la tradizione creativa e culturale della città. Sul nuovo portale web del turismo di Barcellona – barcelonaturisme.com – si può accedere alla “mappa letteraria” della città con percorsi descritti in romanzi e racconti e con itinerari attraverso le oltre 300 librerie e le 40 biblioteche pubbliche. Barcellona, già nominata nel 2015 dall’Unesco città letteraria, è il luogo natio o di residenza di scrittrici e scrittori che l’hanno raccontata attraverso i loro occhi. Sempre nel portale c’è spazio per l’agenda letteraria e culturale e per tutti i suoi festival, premi ed eventi letterari.

Un’importante novità riguarda il Mirador Torre Glòries, la ex Torre Agbar, che si è trasformata in uno spazio multifunzionale e ha inaugurato un nuovo concetto di belvedere: è un doppio osservatorio da cui contemplare Barcellona attraverso uno spazio espositivo che unisce arte, scienza e tecnologia e che culmina, a 125 metri d’altezza, con la cupola del 30esimo piano, da cui si può godere di una vista unica a 360 gradi e che ospita l’unica installazione permanente e multisensoriale dell’artista contemporaneo Tomás Saraceno. Si tratta di un’opera d’arte che, sospesa nella cupola, invita a riflettere sulle città e sulla connessione degli elementi urbani.

Le novità riguardano anche la Pedrera, come viene chiamata la celebre Casa Milà, l’ultima e magnifica opera di Antoni Gaudì. Si tratta della Pedrera Photo Experience: la possibilità durante le visite diurne, al costo di 10 euro (9 se prenotato online), di farsi un video e una foto ricordo della propria esperienza da condividere sui social o semplicemente da portarsi a casa. L’edificio modernista sorge sul Passeig de Gràcia, l’iconico viale che quest’anno compie 200 anni: spettacoli, degustazioni, concerti e tante attività culturali commemoreranno per due anni la strada più famosa di Barcellona.

Un’altra scommessa di Barcellona è quella che riguarda il turismo scientifico: “Barcelona, destino ciencia” offre 7 percorsi scientifici e visite a 46 centri di studi e di tecnologia. Si rivolge a chi partecipa a congressi medici, scientifici e tecnologici, ma anche al grande pubblico che sceglie Barcellona per le vacanze e che ha a disposizione proposte turistiche diversificate, destagionalizzate e decentrate, legate alla scienza e all’innovazione. Tra queste la possibilità di visitare i musei della scienza, il CosmoCaixa, l’osservatorio Fabra, l’Accademia reale di scienze e arte, l’Accademia reale di medicina, il Parco di studi biomedici e il Vivaio di Tres Pins. Nel programma sono previsti 7 itinerari tematici tra i quali spiccano le visite al distretto 22@ e al Poblenou per il loro passato industriale e la loro riconversione tecnologica. Oggi, infatti, le due zone sono all’avanguardia per i parametri architettonici e la sostenibilità energetica di edifici costruiti con materiali a basso impatto energetico e ambientale. E poi la storia della prima centrale elettrica di Spagna, l’omaggio alle donne che cambiarono il mondo della scienza e i luoghi che Albert Einstein visitò nel 1923.

A cura di Elisabetta Canoro