Il lusso sofisticato dei nuovi hotel. Le creazioni dei ristoranti stellati. L’accoglienza tailor made di meravigliosi boutique resort immersi nei vigneti. E poi i 100 anni del campo da golf amato dall’aristocrazia europea, i voli panoramici sulla costa e le nuove cantine di design. Oltre le città storiche, il blu del mare Adriatico e le colline del suo entroterra, c’è l’Istria (Istra in croato) che sorprende. E che, in questo 2022, punta come mai prima d’ora a conquistare il cuore dei viaggiatori più sofisticati, dei turisti sensibili alle esperienze wow, dei flâneur in cerca di nuovi rifugi e dei food lover desiderosi di sorprendenti scoperte.
L’ospitalità d’autore
La penisola croata si sta ritagliando un posto di primo piano nel panorama europeo grazie a una selezione unica di alberghi, che ne stanno ridefinendo profondamente l’offerta ricettiva. Tra le novità più elettrizzanti, spicca Palazzo Rainis Hotel & Spa: frutto dell’attenta ristrutturazione di un’elegante villa risalente agli inizi del Novecento, l’hotel (inaugurato a fine aprile) si trova nell’incantevole località di Novigrad (Cittanova) ed è affacciato su uno dei tratti più scenografici dell’Adriatico. I suoi punti di forza? Sedici magnifiche suite inondate di luce e il ristorante fine dining Chemistry, il cui nome è ispirato allo storico proprietario del palazzo, il veneziano Giovanni Rainis, che qui aprì una rinomata farmacia e costruì la sua dimora ispirandosi all’architettura neo-rinascimentale della sua città natale. In cucina, lo chef Tom Gretić esprime una cucina creativa basata essenzialmente su ingredienti locali.
È una novità anche il Grand Hotel Brioni di Pula (Pola): una struttura dal design iper-contemporaneo, immersa nella macchia mediterranea e con una vista unica sulla costa frastagliata del sud. Inaugurato nel 2019, resta una delle strutture più sorprendenti dell’Istria il Grand Park Hotel Rovinj, gioiello di design progettato dall’architetto Piero Lissoni in collaborazione con lo studio croato 3LHD: una grandiosa cascata di camere ultra-moderne nascoste in una fitta pineta – un vero e proprio posto in prima fila per godersi il panorama sulla città di Rovinj (Rovigno) – dove è possibile rilassarsi nella splendida piscina a sfioro o godersi un cocktail sull’ampia terrazza.
Nell’entroterra istriano si prenota all’Heritage Hotel San Rocco, incantevole boutique hotel di Brtonigla (Verteneglio), noto per il suo ristorante, la cui carta dei vini conta oltre 250 etichette locali. E poi ancora il San Canzian Village and Hotel di Buje (Buie), affascinante mix di architettura tipica istriana e design contemporaneo: il ristorante interno Luciano è un altro fiore all’occhiello della gastronomia locale e i proprietari coccolano i loro ospiti con esperienze uniche come tour della regione in Porsche o romantiche cenette per due immersi nell’uliveto. Menzione speciale anche per il Relais & Châteaux Meneghetti Wine Hotel and Winery, incantevole wine resort di Bale (Valle): oltre alle camere con vista sui vigneti, alle ville, alla piscina e alla spa, la novità di quest’anno è la “Butiga” dove è possibile fare degustazioni dei loro vini o acquistare prodotti gourmet come il loro olio extra vergine di oliva. Degustazioni guidate di vini, olio di oliva e miele anche al Roxanich Winery & Design Hotel di Motovun (Montona), collocato in posizione privilegiata nel cuore verde dell’Istria, con vista sulla valle del fiume Quieto. Le camere, tutte diverse, e gli ambienti comuni sono un mix di antico e contemporaneo, con richiami al patrimonio istriano e all’estetica italiana degli anni ’60. Tra le esperienze da non perdere, il tour a bordo di un Land Rover Defender per scoprire l’Istria centrale e i suoi prodotti gastronomici.
I 100 anni del primo golf resort del mondo
La storia dell’arcipelago delle Brijuni (Brioni), una manciata di magnifiche isolette poco lontane dalla costa istriana meridionale, è intimamente legata ai grandi fasti del turismo ottocentesco e del primo Novecento: grazie al loro clima dolce e soleggiato, furono meta prediletta di turisti provenienti dall’impero austro-ungarico, in cerca di un buen refugio dove curarsi e rilassarsi.
Nei primi anni del XX secolo, Karl Kupelwieser, il figlio maggiore del proprietario delle isole, decise di trasformare l’arcipelago in una meta giovane, sofisticata e frizzante e promosse l’idea della costruzione di un campo da golf: completato nel 1922, si suppone che sia stato il primo golf resort del mondo (almeno secondo alcune recenti ricerche). Riprogettato varie volte e riaperto con 18 buche nel 2007, è oggi una destinazione unica per gli appassionati di questo sport, che possono provare l’ebbrezza di immergersi in un parco popolato da cervi, mufloni, lepri e pavoni, o ancora giocare a hickory golf, ovvero il golf “com’era una volta” con mazze di legno di noce canadese.
Ma il Parco Nazionale di Brioni, gioiello naturalistico e ricco di storia, angolo di paradiso amatissimo anche dall’allora presidente dell’ex Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, Tito – che qui trascorreva diversi mesi all’anno – offre molte altre esperienze indimenticabili: ad esempio è possibile noleggiare un motoscafo privato con partenza dal porto di Fazana (Fasana), per ammirare baie e calette incontaminate, e poi scendere a terra per esplorare le isole a bordo di un veicolo elettrico, tra vestigia romane, un parco-safari (popolato da una strana combinazione di fauna autoctona e animali esotici sudamericani, africani e asiatici) e ricordi di un passato più recente come la famosa Cadillac, regalata a Tito dagli emigrati jugoslavi in Canada. Per coronare questo soggiorno unico, è possibile affittare una delle magnifiche ville private che si trovano nella parte sud-orientale dell’isola di Veliki Brijun (Brioni Maggiore) nella baia di Lovorika: dimore lussuose e dotate di tutti i comfort, con tanto di governante.
a cura di Elisabetta Canoro