Il lussuoso Park Hyatt Milano riapre completamente rinnovato dopo due anni di restyling. “Nuovo il design, nuova l’offerta gastronomica, non cambia la guest experience, che resta di altissimo livello, nel segno della continuità”, spiega il general manager Simone Giorgi. È stata una grande festa a segnare l’inizio del nuovo corso del prestigioso cinque stelle lusso nel cuore del capoluogo lombardo, che completamente rinnovato è pronto ad accogliere milanesi e turisti da tutto il mondo.
Nuovo il design, si diceva, che è un omaggio alla città, perché richiama i colori del Duomo. Nuove le 106 eleganti camere e suite, distribuite sui sei piani del palazzo, che valorizzano il legame con il tessuto urbano e al tempo stesso l’identità internazionale dell’hotel. Nuova l’offerta gastronomica, guidata dall’executive chef Guido Paternollo, giovane chef milanese tornato in Italia dopo esperienze in importanti ristoranti stellati internazionali.
Si rinnova il legame con l’arte e il design. Nasce poi AQVUAM, la nuova urban Spa, che in esclusiva sul territorio italiano propone i trattamenti del brand inglese 111skin. Invariata la guest experience, che resta di altissimo livello, nel segno della continuità, garantita anche da uno staff che è rimasto fedele, ed è restato quasi al completo. I cambiamenti sì sono tanti. Per ridurre l’impatto ambientale, sono state cambiate tutte le tubature della struttura (circa 15 km di tubi) e l’impianto di aria condizionata, aggiungendo i filtri hepa.
Design, arte, moda, cultura, tornano protagonisti. In primis l’arte: fin dall’apertura ha ospitato grandi opere d’arte di artisti italiani, da Lucio Fontana a Tancredi Parmeggiani. Oggi al nuovo ristorante Pellico 3 Milano si possono ammirare opere di Paolo Canevari, Davide Balliano e Claudio Verna, grazie ad una collaborazione con la Galleria Cardi. Le nuove camere, inoltre, sono un tributo all’Italia e a Milano, per il design, i materiali utilizzati e i colori: gli ambienti valorizzano i dettagli architettonici tipici della scuola milanese, mentre le tinte neutre rendono omaggio ai colori del Duomo.
La Cupola, Mio Bar, Pellico3, anche l’offerta gastronomica è stata rivisitata con l’arrivo di Guido Paternollo, il nuovo executive chef dell’hotel. Il ristorante gastronomico, oltre ad avere subito una trasformazione degli ambienti, ha cambiato concept: sapori e ingredienti provenienti da tutto il bacino mediterraneo – Francia, Spagna, Grecia e naturalmente Italia -, cucinati seguendo in maniera attenta e precisa la loro stagionalità: vi si ritrova il percorso professionale dello chef, iniziato con Enrico Bartolini e proseguito con Yannick Alleno e Alain Ducasse.
La Cupola, cuore dell’hotel, resta l’alternativa food al ristorante gastronomico, con un nuovo menu All Day disponibile fino alle 23, una proposta fresca e moderna che spazia dai classici della cucina italiana ai piatti internazionali.
Il Mio Lab si conferma il punto di riferimento, per gli ospiti dell’hotel e non solo, per la mixology guidata dal nostro bar manager Alessandro Iacobucci Vitoni, perfetta nell’esecuzione di grandi classici quanto estrosa nell’esecuzione dei signature cocktails. Anche qui Guido Paternollo ha realizzato una piccola carta di piatti in accompagnamento ai cocktail, dove spicca la nuovissima pizza al tegamino.
di Elisabetta Canoro