Una nuova estate, un nuovo chef, il fascino intatto di una dimora versiliana dove il tempo sembra essersi fermato. Inaugura la nuova stagione dell’Hotel Byron di Forte dei Marmi, boutique hotel a 5 stelle che oggi vanta un nuovo chef, Marco Bernardo, a capo del ristorante La Magnolia.
L’Hotel Byron di Forte dei Marmi, il, torna di nuovo ad accogliere i propri ospiti. Meta ideale per chi cerca una vacanza in una delle cornici più raffinate della Versilia, a base di buona cucina, arte e paesaggi unici, l’hotel del Gruppo Soft Living Places è pronto a offrire momenti speciali per rendere il soggiorno indimenticabile all’insegna del relax e del bien vivre.
Inserito in una cornice naturale di grande bellezza, il Byron è il punto di partenza per scoprire il territorio grazie alle esclusive esperienze che l’hotel offre agli ospiti. Attività che consentono di arricchire la vacanza alla scoperta di città, tesori artistici e paesaggistici di grande valore.
La principale novità della riapertura è l’arrivo di Marco Bernardo, nuovo chef de La Magnolia, fiore all’occhiello dell’hotel, il raffinato ristorante a bordo piscina, 1 stella Michelin. Classe 1994, di Airola (Benevento) Marco Bernardo porta in Versilia una proposta giovane e divertente, un mix di suggestioni mediterranee, che non dimentica lo sguardo internazionale.
Il menu completamente rinnovato si sviluppa tra antipasti, primi, piatti di mare e carne oltre a due degustazioni, “Quattro portate per conoscerci” per gli amanti del pesce e “Sei portate tra il mare e la montagna”. Una proposta gastronomica dove il pane torna ad avere un ruolo importante con cui lo chef omaggia la Toscana, la regione che lo ospita, e la sua Campania, terra d’origine.
Un nuovo menù, che recupera la tradizione della cucina mediterranea e porta nel piatto un perfetto connubio tra i gusti delle due regioni. La cifra stilistica dello chef Bernardo sta nella semplicità, pochi ingredienti interpretati con lunghe e complesse elaborazioni. La sua è una cucina fondata sulla ricerca di prodotti di alta qualità del territorio toscano e campano che vengono interpretati attraverso ricette e tecniche antiche in chiave moderna.
Una proposta dai sapori immediati e diretti che gratifica i sensi restituendo al cibo la concretezza e la verità del territorio. Due i suoi piatti simbolo, Occhione maturato, limone d’ Amalfi e finocchio marinato e Linguine di Gragnano con ragout d’arselle, salicornia e aglio affumicato. La nota particolare dell’occhione è il pesce frollato che dona un gusto più accentuato e una piacevole masticazione essendo la carne più tenera e digeribile. In ottica di no spreco, Bernardo lavora il limone al 100%, dalle foglie ai semi. Dalle foglie e dalla buccia ricava una polvere con cui pana il filetto di pesce e con la parte restante crea un gel per ritrovare la nota aspra del limone stesso.
La linguine con arselle, asparago di mare, prezzemolo e aglio affumicato è una felice rivisitazione del classico spaghetto alle arselle che ritroviamo in Versilia, ma in chiave gourmand. Da campano sceglie le classiche linguine napoletane che si presentano leggermente più larghe e spesse. Allo iodio delle arselle viene aggiunto l’asparago di mare che oltre a una maggiore masticazione regala una nota amara e acida e viene accompagnato dal prezzemolo per calibrare lo iodio e aggiungere freschezza al piatto.
Una nota a parte merita la Zuppa di pesce, zafferano e pane perso di campagna, un piatto molto diffuso nelle cucine italiane, che Bernardo propone sotto forma di mosaico, dove ogni pesce è ben distinto ed è abbracciato dal gambero locale. Servito a parte il pane croccante al pomodoro. Uno chef che mette la sua impronta e la sua formazione cosmopolita al servizio di un menu che torna alle radici ponendo l’accento sulla freschezza e sul costante dialogo con il territorio. Fantasia, creatività, per far viaggiare il cliente tra terra e mare in un continuo scambio.
a cura di Elisabetta Canoro