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La prima collezione di Camille Miceli, portata in scena a Capri, in una sorta di festeggiamenti tra amici, riporta l’allure del lusso della Maison, rispecchiando la semplicità del colore e della joie de vivre. 

foto | LUNCH BAGNI DI TIBERIO

foto |TAMARA KALINIC YOYO CAO LUNCH BAGNI DI TIBERIO

TAMARA KALINIC YOYO CAO LUNCH BAGNI DI TIBERIO

La prima collezione per la Maison Emilio Pucci, la designer francese di origini italiane Camille Miceli ha puntato tutto su un guardaroba ultra contemporaneo che affonda le sue radici nella storia della azienda.

“Il mio Emilio Pucci è con gli amici, la famiglia e il mio team, senza il quale non potrei fare nulla” ha dichiarato soddisfatta dopo questa accurata due giorni a Capri che ha dato il via al rilancio della maison fiorentina assieme a Sidney Toledano, Ceo del gruppo LVMH, che ha commentato “Sono le persone che fanno la differenza”.

Una conditio sine qua non che è stata tradotta con un invito esteso solo a pochi invitati di cui la maggior parte amici e familiari con un aperitivo al Bar Tiberio, anch’esso vestito Pucci per l’occasione, con una richiesta dress code d’ordine: vestirsi casual. A seguire una cena al ristorante Geranio con jam session improvvisata di Gunna, rapper statunitense, che ha intrattenuto gli ospiti che si sono presentati indossando le nuovissime creazioni colorate della collezione, in linea con la strategia see now buy now” adottata dal brand, grazie alla vendita sul sito di Mytheresa, partner del primo drop.

Caftani corti e lunghi e i kimono realizzati in tessuti morbidi, come voile di cotone, mousseline di seta, oppure drill e jersey stretch sono apparsi vicino a minigonne foulard danzanti, short e pantaloni che giocavano con i motivi a fiori XXL, mentre le frange e i nastri passati in occhielli in metallo evidenziavano curve, décolleté, sinuose schiene e caviglie.

Gioiosi e ammiccanti anche gli accessori come i cabas di paglia intrecciata o in semplice tela, tote bag create con foulard upcycled, orecchini oversize, sandali con zeppe altissime e colorate e infradito poisson. Dato che l’eleganza è un gioco pensato anche i giochi come backgammon, i cuscini da spiaggia e carte da gioco sono diventati parte di questa collezione.

E dal savoir-ètre à l’italienne di una serata si è passati al mattino seguente con una lezione di yoga Iyengar condotta da Arnaud Caby, il personal trainer fidato della stessa Camile Miceli, che è volato per l’occasione da Parigi. 

A seguire, visita alla boutique, che aprì nel lontano 1951 e che da 70 anni ha servito tutto il jet set internazionale passato sull’isola, grazie proprio a quel mix and match di stile patchwork oppure all over che ha creato lo stile Pucci, riconosciuto in tutto il mondo.

DINNER VILLA BELSITO

Altra novità in casa Pucci è il logo, ispirato all’etichetta dell’archivio “Capri Sport 1953, che diventa un dettaglio che completa l’allure della collezione, strizzando ancora una volta all’Heritage della Maison: due pesci intrecciati a formare l’emblematica P di Pucci.

Infine la presentazione è proseguita con un lunch ai Bagni di Tiberio dove teli da mare, cuscini e costumi con le stampe Pucci hanno indotto i più temerari a fare il primo bagno di stagione.

Il tutto si è concluso in un party stile film La Grande Bellezza nell’elegante Villa Belsito, che fa parte di una collezione esclusiva di immobili d’epoca, Capri Dimore Storiche.

I nostri ospiti non sono spettatori ma veri e propri attori, fanno parte del momento, lo vivono assieme a me’’, spiega emozionata la stilista poco prima che una performance ideata dal coreografo Laccio dia il via alle danze, fino a tarda notte.

Tantissimi gli invitati accorsi da Parigi da Agnes Boulard, Alexandra Golovanoff, Alexandre De Betak, a Sofia Sanchez, Nicola Maury, Piergiorgio Del Moro, Sabine Brunner, Mathilde Favier che hanno brindato assieme a Vittoria Ceretti, Cindy Bruna, Camelia Jordana, il ceo di Mytheresa Michael Kliger, Tiffany Hsu, Imruh Asha, Niki Wu, Ginevra Mavilla, Alexia Niedzielski, Coco Brandolini D’Adda, Michelle Ellie, Sabine Getty, Carlyne Cerf De Dudzeele, Gianluca Longo.

Un lancio che ha confermato la tendenza di una nuova storia che introduce un nuovo corso, dove tutto parte da una festa d’amici, per restituire tutta quella poesia del marchio, simbolo di lusso spensierato.

Di Alberto Corrado