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Si chiama Swisstainable il manifesto lanciato lo scorso anno da Svizzera Turismo, che mira a sottolineare come viaggiare green sia non solo una necessità per salvaguardare l’ambiente ma anche una forma di arricchimento perché permette di scoprire un territorio con più consapevolezza, pienezza e intensità. In particolare, immerse nel verde e in cima alle classifiche per il riciclo dei rifiuti, per la mobilità green e per l’utilizzo delle fonti rinnovabili, le città svizzere si profilano come mete turistiche sempre più attente all’ambiente e innovative nel campo dello sviluppo sostenibile.

Sostenibilità significa tutela della flora e dalla fauna; valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti locali, dall’uso delle fonti rinnovabili all’incontro con le persone che tramandano un sapere artigianale o che si prendono cura del patrimonio culturale e naturalistico di un territorio. Anche le città svizzere perseguono la filosofia green sia a livello di pianificazione urbana sia a livello di stili di vita. Le dimensioni ridotte delle città, la presenza di parchi, giardini e di corsi d’acqua “puliti” così come la capillarità dei trasporti modellano le abitudini degli abitanti e dei visitatori. Cresce il consumo di prodotti biologici e della spesa senza imballaggi; ci si muove a piedi, in bici o con i mezzi pubblici; si potenziano i programmi per diminuire l’uso della plastica e per l’inverdimento degli spazi sia pubblici che privati. Le mobility card a disposizione gratuitamente di chi soggiorna in hotel sono una soluzione pratica e conveniente per promuovere il trasporto pubblico. A Lucerna è stata fatta una mappatura delle fontanelle d’acqua, naturalmente potabile, per disincentivare l’acquisto delle bottigliette di plastica.

REGIS COLOMBO/diapo.ch

La natura conquista sempre più spazio anche in città. Per conformazione territoriale e per volontà di chi le amministra, le città svizzere sono caratterizzate da un’alta densità di aree verdi e sono tante le iniziative, da parte del settore pubblico e privato, per preservare questo patrimonio. A Losanna, per esempio, dove le superfici verdi sono pari a 26 m2 per abitante, è stato stanziato un fondo per incentivare l’inverdimento dei tetti che ha riscosso un grande successo; a Ginevra, che vanta ben 310 ettari di parchi (il 20% della sua superficie), vi sono vari progetti per favorire una maggiore biodiversità̀ nella gestione del verde urbano; a Basilea il 100% dell’energia deriva già da fonti rinnovabili e si misura l’impatto climatico di fiere e congressi per mettere a punto dei progetti per compensare le emissioni di CO2.

Il fenomeno dell’urban gardening, nato già nel XIX secolo con finalità di approvvigionamento, ha assunto una grande importanza sociale e per questo è sostenuto dalle autorità comunali: gli orti cittadini promuovono l’orticultura a basso impatto ambientale e sono luoghi di incontro e socializzazione nei quartieri. Alcuni si sono trasformati in locali aperti al pubblico che offrono cibo a km0 e organizzano laboratori ed eventi. Le città svizzere non solo “difendono” il verde ma sorgono in posizioni privilegiate: la natura non è mai lontana dai centri storici. Si può abbinare la visita in città a un’escursione in bici nei vigneti o a una 2 risalita sul monte cittadino. Tutto è a portata di mano e facilmente raggiungibile. I principali musei, come la Fondazione Beyeler a Basilea o il Centro Paul Klee a Berna o al Museo Oskar Reinhart «Am Römerholz» a Winterthur, sono circondati da parchi e giardini che invitano al relax.

Basilea è considerata la capitale culturale della Svizzera, non solo perché qui, dal 1661, si trova la più antica collezione d’arte pubblica, ma anche perché la città, grazie ai suoi musei conosciuti a livello internazionale e agli eventi importanti, si è trasformata velocemente in uno dei centri nevralgici del mondo dell’arte. I circa 40 musei con mostre di fama mondiale – una realtà unica nel suo genere in Svizzera e rinomata anche nel contesto internazionale – coprono diversi ambiti di interesse, sono in grado di soddisfare tutti i gusti e hanno scritto in parte una pagina di storia della città.

La Fondation Beyeler è il museo d’arte più visitato in Svizzera e attrae turisti con mostre di arte moderna e contemporanea di prim’ordine. Nel Museo Tinguely sono custodite le opere più famose dell’artista svizzero Jean Tinguely e presso il Kunstmuseum Basel, la collezione d’arte pubblica più antica del mondo, è possibile ammirare opere che spaziano da Holbein a Picasso e mostre temporanee di altissimo livello. A Basilea l’arte non si respira solo nei musei, ma è praticamente ovunque: potrete ammirarla passeggiando per le strade del centro storico o concedendovi una pausa seduti su una panchina.

Serra, Borofsky, Rodin o Niki de Saint Phalle sono solamente alcuni degli artisti che hanno plasmato il volto della città con le loro opere. Basilea è inoltre intrisa di fascino per l’architettura e il design: la presenza di residenze signorili classiche, chiese medioevali ed edifici moderni progettati da archistar di fama mondiale crea contrasti entusiasmanti. Non è quindi un caso che l’Art Basel, la più importante fiera mondiale del mercato internazionale dell’arte, abbia luogo proprio qui. Più di 300 espositori selezionati attentamente delle gallerie più famose al mondo fanno della fiera di giugno il più importante museo temporaneo di arte del XX e XXI secolo. D’estate le sponde del Reno si animano. Chi scende nel fiume e si lascia trasportare dalla corrente fino al centro storico e chi trascorre una delle tante tiepide notti estive sulle sponde del Kleinbasel ha l’impressione che il Mediterraneo non sia poi così lontano.

Esperienze nella natura si fanno anche nella capitale federale, Berna, dal 1983 è iscritta al patrimonio mondiale dell’UNESCO, dove gli abitanti amano prendersi il tempo per passeggiare, chiacchierare e divertirsi. Quando in primavera a Berna e dintorni la natura si risveglia dal letargo, il Giardino delle Rose offre uno degli spettacoli più belli in assoluto grazie alla magia dei fiori di ciliegio. In estate, in questo parco fioriscono circa 250 tipi di rose e dal ristorante si gode una vista unica sul centro storico di Berna.

A pochi passi dal centro, anche il Giardino botanico, con la sua varietà di piante provenienti da tutto il mondo, invita a vivere momenti di relax. Questo luogo è pure il punto di partenza di un nuovo itinerario a piedi: la passeggiata nel verde lungo le rive dell’Aare. Si tratta di 6,3 chilometri da percorrere lungo il fiume che permettono di immergersi nella natura e di raggiungere diverse oasi urbane, fra cui i giardini inglesi, il Parco degli orsi, il Marzilibad, il Parco zoologico Dählhölzli e il Parco Elfenau con la sua golena. Tornando verso la parte vecchia della città, caratterizzata da attrazioni come il Palazzo federale, la Zytglogge (Torre dell’Orologio) e la Cattedrale, ci si può dissetare con l’acqua fresca e potabile che sgorga dalle numerose fontane.

E poi c’è il Gurten, la montagna locale situata a 858 metri sul livello del mare, un paradiso di prati verdi che regala un panorama mozzafiato sulle cime dell’Oberland Bernese, le acque scintillanti del fiume Aare e l’abitato di Berna. Il Gurten è facilmente raggiungibile in funicolare e gli ospiti che soggiornano nella capitale per una notte o più ricevono il Bern Ticket, che dà diritto a recarsi gratis su questa vetta.

Numerose piste ciclabili permettono di fare delle escursioni piacevoli e rilassanti. Lungo i tre percorsi a tappe ci si imbatte in aziende agricole che propongono svariati prodotti locali e nelle varie postazioni s’imparano molte cose sul paese e sulle persone che ci vivono, oltre che sulla natura, l’agricoltura e le leggende locali. Momenti piacevoli anche per il palato I ristoranti situati nel cuore della città, nei parchi o sulle rive dell’Aare Berna offrono un’ampia gamma di possibilità di assaggiare prelibatezze gastronomiche. In questi locali, il cibo è preparato in modo sostenibile.

Infine, vanno ricordate le ricette di Zurigo per la sostenibilità. A cominciare dalle 1.200 fontane disperse in tutta la città per dissetarsi “senza plastica”, ristoranti antispreco come il “Cafè Boy” dove si può ordinare il piatto “Food Waste” o il Rechberg 1837 che ripropone antiche varietà di verdure, shopping eco e attività nei parchi: Zurigo svetta nelle classifiche anche sul piano della sostenibilità.

di Redazione