Frenetica, pulsante, viva come non mai. La Milano che affronta ogni giornata 24 ore su 24 è quella follemente amata da Jacopo Ascari, modenese, classe 1993, una laurea in Urban Planning al Politecnico di Milano, al punto da dedicarle un omaggio d’amore appassionato. Un progetto, strutturato come un viaggio, che nasce da una profonda riflessione poetica tra moda e spazio urbano e si concretizza attraverso il gesto artistico, un’alchimia possibile solo con questi quattro elementi: Milano, la moda, l’architettura e l’arte, che si ritrovano nella personale ‘ASCARI ATELIER MILANO’, aperta dal 22 e il 24 marzo alla Galleria Winarts di via Carlo Ravizza 18.
Un tributo alla città che ha definito, influenzato e reso possibile la carriera di alcuni stilisti e designer tra i più famosi al mondo, luogo al centro di tutte le grandi trasformazioni sociali, politiche ed economiche italiane. Una città che ha vissuto ripetutamene la rivoluzione industriale e, da capitale del miracolo economico è diventata capitale della finanza, del design, della pubblicità e della moda. Insomma, un fulcro d’ispirazione a 360 gradi.
I tre atti in cui si esprime questo ‘amore splendido’ iniziano con un focus su angoli modernissimi della città innalzati al pari di monumenti storici, designer visionari nel campo della moda, alcune star, ma non solo, identificabili solo come parte dell’opera perché è l’ensemble il centro di tutto. Quella che viene rappresentata è una moda che raggiunge le strade e se ne appropria.
Gli anni di formazione nel mondo dell’Arte Contemporanea e dietro le quinte delle grandi mostre internazionali presso la Biennale di Venezia e lo studio della nota artista milanese Chiara Dynys, spiegano bene il secondo approfondimento di Jacopo Ascari, che apre un’inchiesta di studi grafici che spaziano da appunti a rappresentazioni vere e proprie su un ipotetico palazzo per la moda italiana, interrogazioni sulla sua ragion d’essere, scelte di stile dall’allure romantico e sognante traboccante di stile e buon gusto che incarnano al tempo stesso una disquisizione sull’efficacia (o meno) degli strumenti del disegno di architettura per dare un senso alla rappresentazione dei luoghi.
Nel gran finale, l’architettura diventa un elemento per spettacolarizzare il racconto della Moda, che a Milano, ha sempre trovato terreno fertile per fiorire e dettare legge. La narrazione avviene attraverso il video “UNSESSANTESIMODISECONDO” , su progetto di Marco Taranto e Matteo Di Pippo. Un cortometraggio in cui i capi d’abbigliamento abitano specifici scenari milanesi e riflettono sul rapporto tra il progetto dell’ambiente e quello della moda. Un uomo in rosso incarna l’Idea, uno in nero il Creativo e nel loro incontro si definisce una sorta di città ideale che emerge dalle opere di Ascari che ne fanno da quinte. Quando i due soggetti si incontrano e iniziano a passeggiare l’uno accanto all’altro, la città ideale, quasi una Sforzinda del Filarete, si traspone in una città reale e siamo di nuovo a Milano. I luoghi mostrati, non propriamente riconoscibili, rappresentano l’assioma presentato all’inizio: a Milano il progetto della moda definisce l’interpretazione dello spazio urbano. E tutto torna.
ASCARI ATELIER MILANO
1st Vernissage
Martedì 22 marzo 2022 dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Ore 19.30 “La moda può essere arte”
Ospite Enrica Alessi, scrittrice e fashion storyteller
2st Vernissage
Giovedì 24 marzo 2022
Ore 19.30 “Milano, un’urbanità emotiva”
Ospite Piergiorgio Vitillo, Professore associato presso il Politecnico di Milano
La mostra resterà aperta fino al 27 marzo su appuntamento.
Per informazioni e prenotazioni
Galleria Winarts
winarts@winarts.it
T + 39 02.23059544
C +39 347.4772147 / +39 348 5602332
www.winarts.it