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Matthieu Blazy, nuovo direttore creativo di Bottega Veneta, mette tutto in discussione portando a riflettere sul potere silenzioso nel passato del brand per realizzare il presente ed evocare un nuovo stile atemporale per il futuro.

Una storia di vestiti e personaggi che implica un movimento di scambio tra designer e chi li indossa diventando qualcosa di sentito, piuttosto che visto attraverso la permeazione dei materiali e di tecniche sofisticate che possono essere solo realizzate attraverso l’artigianato tradizionale di mani esperte che risiedono nella etichetta Made in Italy.

Bottega Veneta è essenzialmente pragmatica” – spiega Matthieu Blazy – “perché è un’azienda di pelletteria. Poiché è un marchio specializzato in borse, la sua essenza è il movimento, l’andare da qualche parte; c’è fondamentalmente un’idea di mestiere in movimento. È lo stile sulla moda nella sua atemporalità. Questo fa parte del suo potere silenzioso. “

Apre lo show una canotta bianca su un paio di denim, ma che in realtà sono in pelle, e una borsa a tracolla intrecciata che comunica l’essenziale pragmatismo della collezione, massima sofisticazione come massima semplicità.

Un potere amato dalle fashion lovers di tutto il mondo che si dispiega nei 69 look di show: dai pantaloni dal taglio sartoriale in nero e blu notte o pantaloni in pelle marrone chiaro e caramello, ai minidress e gonne indossate su morbidi cuissard in pelle di vari colori, dal bianco all’argento fino al tocco di verde pino. Unici vezzi di Blazy sono stati nell’inserire enormi gonne a ruota con sottogonne in pelle con frange sottili in pendant, o geometrie cromatiche sugli abiti corti, sui long dress e sui capi in maglieria.

Infatti dai colori tradizionali nero, bianco, grigio e marrone si aggiungono il lilla, il giallo limone, il rosso e il viola. Per la sera abbondano sia per l’uomo e sia per la donna il look total black, con aggiunta di pioggia di paillettes per slip dress e lingerie indossata a vista, solo per il guardaroba femminile.

Come sempre i protagonisti della Maison sono gli accessori: dalle borse a sacco, tenute di traverso da una lunga tracolla in pelle intrecciata, al modello Hobo in pelle intrecciata con manico gioiello, oppure alle pouch rettangolari in pelle trapuntata con borchie rotonde.

Un debutto convincente che mette a tacere i rumors delle non poche speculazioni sulla Maison, dopo il divorzio da Daniel Lee, riportando la griffe nell’olimpo del fashion system. La forza di un giovane intrigante, colto e raffinato.

di Alberto Corrado