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Un luogo suggestivo, la Centrale Montemartini, che rappresenta oggi una tra le sedi museali più originali di Roma, diventa location prestigiosa per la sfilata della collezione autunno inverno 2022-23 firmata Laura Biagiotti.

Roma è una sorgente di infinita ispirazione, lancia un messaggio la cui eco risuona fino al contemporaneo creando visioni per il futuro. Presentare la collezione alla Centrale Montemartini e dialogare con uno spazio espositivo così straordinario rappresenta un’occasione d’eccezione per riflettere sull’energia della Bellezza che si esprime anche attraverso la moda – ha spiegato così la scelta Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente- Una scelta che conferma il nostro forte legame con la città, in cui siamo impegnati su tanti fronti. Ci anima il senso di responsabilità verso le nuove generazioni, la costruzione di una legacy concreta e duratura con eventi che creano valore nella città’, atti di mecenatismo e borse di studio. In particolare, il binomio arte e moda è per noi vincente e ci vede protagonisti in molteplici progetti culturali con un contributo originale.L’aspetto centrale della stagione è un forte focus sull’universo femminile, e rappresenta uno dei tratti distintivi del Gruppo Biagiotti che con tenacia promuove l’ingegno delle donne in tutti i campi, dando visibilità a figure femminili che lasciano il segno. L’energia generatrice delle donne deve essere portata al centro dell’attenzione, nell’ambito di una strategia che concorra a sviluppare una società sempre più paritetica, inclusiva e aperta.”

Ed ecco dunque sfilare la collezione, che esprime appieno l’Energia femminile, forza primitiva della Terra. E la donna che si riconnette autenticamente al femminile arcaico è la Musa alla quale è dedicata la collezione.

Cashmere straordinario per tubini dal décolleté ornato di rouches, abbinati a cappotti lunghi o parka effetto-pelliccia nei colori dei marmi romani, dal bianco, al pesca, al rosa antico. Fasci di onde elettriche e trecce-scultura in fusione magnetica con spalmature dorate negli abiti e nelle gonne di cashmere lunghe alla caviglia. Completi in eco-pelle nera, frutto di un moderno e sapiente riciclo e cappotti fatti della stessa “energia sostenibile” che si abbinano ad abiti in satin dalla trama colorata ispirata ai mosaici, come ispirata ai mosaici è la piccola iconica LB bag che li accompagna: insostituibile art-à-porter.

I tailleur classici gessati e gli spolverini a riquadri e pied-de-poule si inseriscono nel guardaroba della Venere moderna per vestire le due anime femminili nel quotidiano. Giovani donne, come statue viventi, calcano il proscenio della vita moderna su decolleté sling-back in raso bianco o nero e si accendono nella versione oro con glitter 3d. Abiti peplo in chiffon dai bagliori dorati e dal bustino a panneggi, in lunghe vesti da Dea in pizzo o in satin bianco – le gambe velate  da  calze  a trame geometriche – per la meraviglia degli opposti.

Dall’essenziale all’opulenza degli abiti da gran sera a balze e rouches per la nuova “bambola” energetica in taffetas rosso-Amor, in bianco-Biagiotti e in oro liquido. Oro anche per i gioielli della collezione: orecchini pendenti e “trilogie” di anelli riproducono le colonne romane, micro mosaici con l’iconico monogramma LB impreziosiscono gli anelli, omaggio alla dea contemporanea.

Gli abiti Laura Biagiotti, nei quali esigenze funzionali e valore estetico si sposano perfettamente, vengono esaltati in questa atmosfera che rievoca, da un lato, la grandezza monumentale di Roma e dall’altro un passato più recente, custodisce la memoria di uno dei primi ambienti industriali romani e la modernità di una collezione frutto di sapienza artigianale e sperimentazione.