La pandemia ha impedito a molti designers di tornare nei propri luoghi natii, come nel caso di Prabal Gurung, nato a Singapore e cresciuto a Kathmandu, Nepal, e trasferito dopo gli studi a Nuova Delhi, a New York. Il dialogo est-ovest è sempre emerso in ogni sua collezione, fin dagli esordi nel febbraio 2009, al Flaf Art Foundation nel Chelsea, a questa collezione AI 2022-2023 presentata nell’ultimo giorno della Fashion di New York.
Una visione glam, ma attenta al mercato, dove la forma e il volume degli abiti sono l’enfasi di quello che ricerca il mercato in questo momento. Una donna che indossa la tradizionale camicetta choli che mostra l’ombelico, o abiti in tweed impreziositi da cinturini incrociati oppure stampe animalier con paillettes per descrivere quella giungla urbana che si materializza in un guardaroba femminile.
Tornano i colori sgargianti e le tinture a immersione che Prabal Gurung produce in Nepal, su abiti drappeggiati come sari o in quelli elastici in maglia a coste, abbinati a pellicce intarsiate che riprendono i colori per completare outfit, in un ardito gioco di estetica.
Una conferma di uno stile che esplora il concetto di femminilità e interpreta il gusto globale e contemporaneo che guarda alla generazione Z, ma sempre con quel gioia del bel vestire tipico degli anni’50.
di Alberto Corrado