La pandemia e il lockodwn ha prodotto un effetto benevolo e di grande riflessione creativa a Joseph Altuzarra, tale da introdurre una piccola collezione di articoli per la casa, andata rapidamente esaurita, e una nuova linea di vestiti “genderful” che ha conquistato numerose celebrities come il cantante australiano Troye Sivian e cantautore canadese Justin Bibier.
Su questa onda positiva, sentendosi più sicuro nell’esporsi al mercato, ha creato una collezione per il prossimo inverno AI 2022-2023 partendo dai ricordi di un recente viaggio in Scozia, conferendo un imprinting di narrazione tra sogno e natura.
Un lavoro molto interessante, perché viene effettuato attraverso sovrapposizioni di capi, dove la maglia è la protagonista assoluta, conferendo ad essa un aspetto più sensuale, accentuato da ruches e ritagli all’altezza dell’ombelico, e anche nelle composizioni tie-dye per poi arrivare ai caldi e avvolgenti, cashmere tinti.
Un altro tema sviluppato è quello dei miti e delle leggende scozzesi, come quella del marinaio sedotto che viene trasformato in sirena, realizzando un outift di maglia che assomiglia al motivo smerlato delle squame di un pesce, o realizzando abiti a rete completamente ricamati di paillettes metalliche con una patina degradè invecchiata, come si fosse appoggiata la salsedine del mare.
Il risultato finale, ed è qui la manifestazione della bravura sartoriale che ha conquistato numerosi mercati internazionali in questi 13 anni dalla nascita della Maison, è di rendere facilmente leggibile non solo il suo mondo, ma tutta quella scuola di quel saper fare a mano che si concretizza nella haute-couture
La riprova è questa collezione, che ha sfilato a New York che ha ricevuto il plauso di numerosi buyer e addetti ai lavori, e che diventa un bel trampolino di lancio della ripresa del settore moda, dove quello che conta è il ritorno alla manualità e alla ricchezza dei ricami.
di Alberto Corrado