fbpx

Attraversando gli strati della temporalità romana, dal suo antico passato al suo futuro immaginario, Kim Jones, direttore artistico della couture del womenswear di Fendi, ha presentato nelle sale del Palais Brogniart, edificio neoclassico nel secondo arrondissement di Parigi, la collezione primavera estate 2022 di Haute Couture.

Quando cammini per le strade di Roma, ti muovi costantemente avanti e indietro nel tempo“, spiega Kim Jones. “Il luogo in cui lavoriamo sembra molto moderno, ma ci si avvicina ai monumenti lungo la strada. C’è una totale atemporalità nella città: una vena storica che la percorre, ma anche un movimento che si proietta in avanti”.

Una gigante installazione metallica creata da arcate prospettiche illuminate con neon futuribili, diventano la cornice ideale per ricordare i fasti della città eterna e valorizzare le modelle che assumono sembianze di antiche imperatrici, in cui la purezza divina è intrisa di potenza celeste.

Attingendo a tecniche antiche sartoriali, insieme all’artigianato contemporaneo, la collezione riflette materialmente quel sentimento di armonia tra passato e presente: dai tessuti fluidi drappeggiati sui corpi alla eleganza sontuosamente regale di perline, dove baguette luminose dei ricami emigrano anche sugli accessori, come nei collant decorati a mano, che appaiono come una seconda pelle.

Il linguaggio visivo del potere, come nelle statue classiche situate all’esterno del Palazzo della Civiltà Italiana di Fendi, forgia dipinti eseguiti a mano in drammatici chiaroscuri su visoni tranciati o su velluti, mentre le pelli termoformate sono ricamate con micro paillettes, e altri visoni con intarsi in perle fanno eco a rilievi corinzi.

Un’eleganza che trasuda un certo immaginario imperiale, che si ritrova nella palette colori che parte dal bianco assoluto per arrivare al profondo nero, alternando acuti rossi cardinalizi, o blu primario, quasi ancestrale.

Una nota a parte meritano le scarpe scultura dal tacco invisibile, sollevate da plateau e zeppe e il make up fatto di visi pulitissimi appena vivacizzati da lipstick in toni naturali, gli occhi accesi da un velo di ombretto lucido, e cascate di strass che si fanno tutt’uno con i corpi, eseguito da Peter Philips. Ai capelli ci ha pensato il maestro Guido Palau con acconciature lineari e rigorose come nel look di Maria Carla Boscono, disciplinati da riga centrale e che restano liberi sulle spalle, seppure cristallizzati in un preciso effetto sleek, mentre per le altre modelle irrompe la micro frangia.

 

di Alberto Corrado