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La collezione Haute Couture Printemps-Eté 2022, disegnata da Daniel Roseberry, è concepita nel senso di un ritorno alle origini del surrealismo quando era una idea quasi empirica dove il cielo è il luogo di fuga dal caos del pianeta, ma anche la casa di una mitica sacerdotessa, allo stesso tempo dea e aliena, che potrebbe camminare tra noi.

Una collezione, dove gli abiti sfidano le regole della gravità, le forme sartoriali sono affilate come un rasoio, la vita è stretta e i colli di “colomba” sovradimensionati sono pronti a spiccare il volo.  

Una donna che indossa pantaloni bordati di faille di seta écru, cinciallegre di raso beige in vita, bustiers aerodinamici con fusciacche di raso crema, e cascate di crine nero che rimbalzano sollecitate dall’incedere del movimento. E infine, dopo la sperimentazione, la sera si ammanta di una potente energia interiore che esplode in un lungo frac in faille di raso, con la fontana di Apollo di Versailles, motivo vintage molto caro ad Elsa Schiaparelli, ricamato sul dietro. Per poi, arrivare alla perfezione all’abito da cocktail di cristallo, che appare al mondo esterno come l’interno di una scatola di gioielli.

Una ulteriore sperimentazione la si trova nelle lavorazioni dell’oro né caldo, né freddo, né ottanio, né rosa, ma unico formulato solo per la Maison, composto con parti di foglia d’oro 24k e interpretato in due modi, con una tecnica artigianale straordinaria.

Nel primo modo attraverso un trattamento creato sugli occhi e i lucchetti, l’aragosta, la colomba che diventano stampi con rivestimento in pelle o in tessuto, una sorta di sculture senza peso, ma poi dorate in foglia oro 24k e ricamate con cabochon e cristalli vintage degli anni’30. Il secondo, con pezzi d’oro presenti su un abito a colonna in jersey di seta nera, invaso da lunghi fili di metallo, lastre di metallo martellate che oltrepassano i confini di un corsetto.

Così il corpo femminile diventa un pianeta da scoprire e punto di riferimento, mentre gli abiti sono oggetti orbitanti che ruotano intorno ad esso, riprendendo il tema delle costellazioni caro a Madame Elsa, innestato dallo zio Giovanni Schiaparelli, astronomo e ricercatore presso l’osservatorio di Brera di Milano.

Daniel Roseberry, con questa collezione, afferma il suo amore per la moda, quella fatta bene, e che può aiutarci a sentire l’inafferrabile, perché la moda deve avere ancora il potere di commuoverci.

di Alberto Corrado