Galleria Passerella, Milano. Fine anni ’70. Per gli adolescenti (ma non solo) l’appuntamento del sabato pomeriggio era lì, nello store Fiorucci. Che poi non era “solo” un negozio, ma un punto di incontro per trascorrere qualche ora in allegria tra moda divertente, originale, nuova! Sembrava di essere a una festa. Insomma, era la “shopping experience” dell’epoca. Io ero lì, come tanti altri, e ogni volta compravo qualcosa. Perchè non potevi farne a meno! Anzi, avrei comprato tutto. E molti capi li ho ancora; capi icona, segno di un’epoca straordinaria, da ricordare: le piccole t-shirt con gli angioletti, la t shirt nera con la ranocchietta, la gonna lunga a balze bianca a pois gialli (faceva una ruota spettacolare)…. Perchè Elio Fiorucci è stato unico. Uno spirito libero, intraprendente, geniale, il primo a lanciare sul mercato novità assolute.
A raccontare il grande stilista, scomparso il 9 luglio 2015, è Elio Fiorucci – Free Spirit, il documentario di Andrea Servi e Swan Bergman presentato al Fashion Film Festival di Milano.
Elio e la sua storia, che parte da Milano e arriva a New York passando da Londra. Elio che ha rischiato sempre, in prima persona, lanciando idee innovative, non fermandosi mai di fronte a nulla. Amava il rischio e per lui niente era impossibile. Ogni viaggio, e soprattutto le persone, erano fonte di ispirazione. Da lì partiva ogni nuova idea. Come quando decise (riuscendoci alla perfezione) che avrebbe realizzato dei jeans a misura di donna, dall’outfit perfetto. Mentre si trovava a Ibiza vide alcuni hippies che indossavano jeans mentre facevano il bagno: il denim aderiva perfettamente al corpo e veniva strizzato addosso. Detto, fatto. Elio si mise al lavoro e dopo diversi tentativi, grazie a Mario Morelli, un suo nuovo collaboratore, (nonché ex capo modellista di Valentino), che propose un taglio di cavallo “alzato” di 2 centimetri, ecco il risultato finale: jeans perfetti, aderenti come una seconda pelle, al punto tale che agli inizi per chiuderli bisognava sdraiarsi (ve lo ricordate?). Grandiosi. I primi ad essere lanciati sul mercato. Persino Calvin Klein ricorda che scoprì i primi jeans aderenti da donna nell’omonimo negozio Fiorucci di New York.
Ma dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna: la sorella Floria, a cui era legatissimo. Consigliera, amica, manager, Floria è sempre stata partecipe del lavoro creativo di Elio, della sua vita e della sua passione per scoprire “il nuovo”.
C’è sempre stata lei, nei momenti di successo e in quelli in cui Elio si lasciava andare a espressioni malinconiche, nonostante la fama e la soddisfazione di aver vissuto una vita piena. Spesso, infatti, diceva: “La mia vita è stata interessante ma non felice”.
L’ultima grande rivoluzione di Elio, nel 2003, è il mondo di Love Therapy, un inno al colore, alla felicità, all’amore per la vita: alla base c’è una filosofia di vita diversa dal solito, incentrata sulla positività e l’ottimismo. Ovvero: “l’amore rende magica la vita”. E come potrebbe essere diversamente? Oggi, a rappresentare il brand, oltre alla linea di abbigliamento e accessori (guidata da Marina Fiorucci, nipote dello stilista), c’è anche Niño, la lampada che emoziona il cuore, che nasce dall’incontro tra LoveTherapy e Amarcords. Il nanetto, che si fa portatore non solo di luce ma anche di messaggi d’amore è un progettospeciale, voluto fortemente da Floria Fiorucci.
Stefania Lupi