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Un nuovo modello di experience che inaugura la concezione di fashion come servizio, rendendolo sostenibile e circolare.

Il déjà-vu è sensazione piuttosto diffusa in un mondo governato dal mercato globale. Basta percorrere le vie centrali di una delle tante città metropolitane del mondo, trasformate dal turismo di massa in percorsi obbligatori, per rendersi conto di come l’identità originaria abbia sovente ceduto il posto a una successione di equivalente di boutique che ripropongono la stessa merce ovunque ci si trovi. È chiaro che in un mondo dominato dall’apparentemente identico, solo il dettaglio può fare la differenza.

Non c’è da stupirsi che a fare tesoro di questa lezione siano due giovani designers Maila Ferlisi e Rachele Mancini che concepiscono la moda non solo come offerta di un prodotto sul mercato, ma di un sofisticato marketing, raramente affidato al caso o all’improvvisazione, facendo nascere nel 2011 il marchio di borse Hibourama.

Due collezioni annue da quattro modelli fissi, a cui si aggiungono dei flash di stagione, 100% made in italy, con un entry price fissato a circa 300 euro, per poi arrivare fino a quelle di 1.200 per modelli, con ricami a mano e pelli pregiate.

Una linea di borse per quale la tradizione e ricerca non sono termini contradditori, e il rispetto dei saperi artigianali si sposa con la capacità di innovare rendendola sostenibile, circolare ed esperienziale, proiettandoci in un futuro, di cui siamo insieme fruitori e artefici. Perché il presente altro non è se non la cerniera lampo fra ciò che è stato e ciò che ancora deve essere.

Per questo le fondatrici di Hibourama hanno deciso insieme al resto dei soci di formulare un nuovo format volto a permettere alle proprie clienti di soddisfare il desiderio di indossare una borsa sempre diversa e perfetta per ogni occasione e di sostituirla con il nuovo modello di stagione senza vincoli e senza doversi privare di nulla.

Dopo aver osservato l’evoluzione del settore della moda, anche a seguito della pandemia, abbiamo deciso che era il momento giusto per portare sul mercato idee che avevamo da tempo sullo sviluppo di un nuovo concept del fashion as service”, afferma Massimo Di Amato, co-founder di Hibourama. “L’emergenza ha infatti accelerato un cambio di paradigma in merito al possesso di beni di più lunga durata, modificando le scelte comportamentali dei consumatori. Ma la visione di Hibourama è andata oltre. Abbiamo puntato ad un modello di business fondato sulla circolarità promuovendo nuove modalità di utilizzo e consumo dei prodotti. Attraverso il modello di Subscription di Hibourama intendiamo elevare l’esperienza delle nostre clienti offrendo una nuova formula di consumo flessibile e sostenibile integrata con servizi esclusivi. Se consideriamo che ca il 30-40%, come media europea, del guardaroba non viene mai indossato, modelli di consumo sotto forma di abbonamento possono rappresentare una nuova frontiera purché’ legata ad una supply chain circolare dove i prodotti possono avere una seconda vita promuovendo il riuso della materia prima.”

La formula prevede tre fasce di subscription differenti che premiano in modo diverso la fedeltà delle iscritte: Desire, Pleasure e Sin. L’abbonamento mensile è caratterizzato da una rata a partire da 59 euro fino ad un massimo 99 euro, e quella annuale a partire da 49 euro al mese fino al 89 che include più possibilità di cambi, disponibilità di modelli e servizi personalizzati che daranno accesso a renting, private sales, consulenze di personal shopping, sconti e altro ancora.

Siamo molto felici del risultato ottenuto, per la qualità del prodotto, la fruibilità di utilizzo della nuova piattaforma e per la proposta pioneristica e strategica che siamo sicuri rappresenti il futuro del lusso sostenibile”, conferma Daniele Provenziani, co-founder di Hibourama.

I modelli della griffe, riconoscibili dal logo esagonale, spaziano dalle handbag ai modelli a spalla, fino alle mini clutch preziose, includendo varietà di nuance e textile tra cui maglia handmade con lurex. Dopo la fase di teasing dei mesi precedenti, con cui si sono aperte le iscrizioni a una esclusiva waiting list, è stata lanciata  la piattaforma per la subscritpion, dedicata alle clienti più esigenti e desiderose di scoprire il nuovo concept basato sul fashion a service. Inoltre il brand ha previsto il rafforzamento del canale di vendita retail con l’apertura di corner, pop-up store e flagship nel corso del 2022. Tale piano rappresenta una milestone importante al fine di comunicare direttamente con il proprio target garantendo riconoscibilità del brand e posizionamento di mercato.

Di Alberto Corrado